La Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge presentata dal deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro in materia di compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. La proposta dell’on. Wanda Ferro punta a sistematizzare la disciplina in materia di compensazioni dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione consentendo, inoltre, anche la compensazione dei crediti derivanti da prestazioni professionali. “Le imprese non possono continuare a fare da banca per lo Stato – ha detto l’on. Ferro illustrando la sua proposta di legge – e se forniscono un bene o un servizio devono essere pagate in tempi certi e rapidi. Uno Stato che è un esattore velocissimo quando si tratta di incassare ma, al momento di saldare i suoi debiti, è un pagatore lentissimo, tra i peggiori in Europa”. La proposta normativa di Fratelli d’Italia, che passa ora per l’esame al Senato, rende stabile la possibilità di compensare le somme contenute nei carichi affidati all’agente della riscossione con i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali. “I ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione – dice Wanda Ferro – rappresentano un danno a tutto il sistema produttivo, perché compromettono la competitività delle piccole e medie imprese e generano un effetto a catena che ha determinato, in alcuni casi, il fallimento di intere filiere di fornitori non per debiti, ma per eccesso di crediti. La pubblica amministrazione, con 152,7 miliardi complessivi di fatture ricevute nel 2020, rappresenta il primo cliente di una quota rilevante delle imprese italiane, e i mancati pagamenti ammontano al 3,1% del Pil, il record negativo fra tutti i 27 Paesi Ue. Un ammontare così elevato di crediti nei confronti della Pubblica amministrazione rappresenta un ulteriore elemento di fragilità nella struttura finanziaria delle imprese, soprattutto delle piccole e medie, che sono più esposte alla variazione dei flussi di cassa e a maggiori costi per il recupero dei crediti e che, ancor di più nell’attuale fase di crisi economica dovuta alla pandemia, hanno bisogno di liquidità per affrontare gli investimenti e pianificare un rilancio della propria attività, o anche per risanare la gestione ordinaria. Una questione che riguarda l’intero sistema Paese e per il quale siamo continuamente soggetti ai richiami delle istituzioni europee. La compensazione diretta e universale è lo strumento più giusto per restituire risorse e fiducia ai nostri imprenditori e consentirgli condizioni più eque sul mercato”. “Ringrazio la presidente Giorgia Meloni e i colleghi del gruppo di Fratelli d’Italia che hanno sottoscritto e sostenuto la proposta nell’iter a Montecitorio, in particolare Marco Osnato, Galeazzo Bignami e Lucia Albano, e tutte le forze politiche che hanno votato un provvedimento molto atteso dalle imprese italiane”, conclude Wanda Ferro.