Anticipando le priorità del nuovo programma Erasmus+ 2021-2027, l’Istituto Tecnico Tecnologico “Malafarina” di Soverato, aveva già inteso con la programmazione del settennio precedente, approfondire le tematiche connesse all’innovazione digitale, tramite il progetto: “Code the Future” che è già valso all’Istituto il quality label internazionale etwinning. Dal 25 al 29 ottobre ottobre una delegazione coordinata dallo stesso dirigente Domenico Agazio Servello con la collaborazione della referente Erasmus dell’istituto, Savina Moniaci si è avvalsa del prezioso aiuto dei due esperti informatici Raffaele Vincenzo Micelotta e Claudio Cherubino per partecipare al secondo incontro transnazionale presso la Tehnička škola Nikole Tesle di Vukovar in Croazia. Dopo la presentazione delle slide riguardanti l’uso specifico di Arduino nelle attività curriculari raccolte da Boris Ivanković, e preparata in loco dal professor Franco Babbo, il team dell’istituto soveratese è stato impegnato in diversi training quali la programmazione e la codifica del linguaggio Morse con Arduino condotti da Miroslav Karan, la programmazione dell’orologio a LED in Arduino IDE, l’uso di ESP32 come web server tenuto da Sasa Ostojić, e l’adozione dei codici HTML e CSS per l’utilizzo del LED Clock promosso dalla coordinatrice croata Sanja Rašić. Nella splendida Università di Osijek, assieme alle altre delegazioni della Lütfi Ege Anadolu Lisesi, della Nezihe Derya Baltali Bilim ve Sanat Merkezi di Denizli in Turchia, della General Secondary School “Nikolay Katranov di Svishtov in Bulgaria, del Colegiul National Calistrat Hogas di Piatra-Neamt inRomania i partecipanti hanno avuto l’opportunità di seguire una lezione di tecnologia informatica del professor Robert Cupec della Facoltà di Ingegneria Elettronica ed Informatica. Oltre alle attività specifiche del progetto i partecipanti hanno avuto modo di immergersi nella storia e nelle tradizioni croate attraverso suggestive visite al Museo della Cultura Vučedol, alla Water Tower, alle cantine Ilok e alla casa di Milutin Milanković