Donne in maggioranza (ben 7 su 12 consiglieri eletti) e “regine” delle preferenze

Il sindaco Domenico Donato festeggia la proclamazione con moglie e figlia

Il nuovo consiglio comunale di Chiaravalle Centrale si tinge di “rosa”. Donne in maggioranza (ben sette su dodici tra gli eletti nel civico consesso) e “regine” delle preferenze. In testa l’avvocato ed assessore uscente Liberata Donato (452). A seguire, per la squadra del riconfermato sindaco Domenico Donato, Pina Rizzo (357), Maria Stefania Fera (295), Marzia Sanzo (228) e Isabella De Masi (201). Con loro anche Gianfranco Corrado (426), Claudio Foti (316) e Giuliano Fera (222) a dare man forte alla coalizione di “Ripensiamo Chiaravalle” che ha stravinto le Comunali del 3 e 4 ottobre con oltre 900 voti di scarto sulla lista seconda arrivata di “Uniti per Unire” e di circa 1.400 sulle ultime compagini antagoniste. Tra i banchi dell’opposizione siederanno altre due donne: la giovanissima new entry Concetta Cardamone (275) e la candidata a sindaco, già capogruppo del Pd nella precedente consiliatura, Emanuela Neri. Vito Maida e Giuseppe Rauti, entrambi candidati a sindaco, sconfitti in questa tornata elettorale, chiudono l’elenco dei consiglieri di minoranza. “Al momento dico solo grazie, 452 volte grazie” il commento a caldo, post-elezioni, di Liberata Donato, già assessore alla Legalità nell’amministrazione uscente. “Permettetemi un grazie a mio figlio Antonio – il suo saluto via social – che, seppur bambino e da bambino, ha vissuto, come cinque anni e mezzo fa, tutto il percorso, sostenendomi come se fosse adulto. Un grazie alla mia famiglia, a mio fratello Giuseppe, a mia mamma che, seppur non sempre al mio fianco, è sempre stata vicina, e un grazie particolare al mio sindaco Mimmo Donato. Forza, continuiamo il percorso facendo differenza”. Nei prossimi giorni verrà delineata la squadra di giunta che supporterà Mimmo Donato nel suo secondo mandato da sindaco, mentre il percorso programmatico è stato già indicato come la prosecuzione delle azioni intraprese negli ultimi cinque anni.

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