Sport e biodiversità dei noccioleti calabresi, al centro dell’ultimo appuntamento del Festival della Nocciola Bio di Calabria, promossa dal Comune di Torre di Ruggiero (Cz) che la ha ospitata e attuata dall’Associazione culturale Nocciola biologica calabrese. Un progetto finanziato dalla Regione Calabria, con contributo di cui all’art. 65 della L.R. 13/1985 – DGR n.112 del 30 marzo 2021 – annualità 2021, patrocinato dall’Associazione nazionale “Città della Nocciola”, da Assotes (Associazione Professionale Operatori del Turismo Esperienziale), dall’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria), dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Catanzaro, dal Gal Serre Calabresi, dal Comune di Cardinale, dal Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria., dall’Istituto professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Soverato e da Casa Mastroianni. Un’azienda aderente al Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, ha accolto, in località Missà, il percorso ciclistico all’interno dei noccioleti, per una circonferenza di 2,3 km che i biker hanno solcato più volte. Un connubio tra natura e sport, inedito per il territorio, che gli appassionati di mountain-bike hanno particolarmente apprezzato, per il panorama collinare, a poca distanza dal borgo, e per il percorso disposto tra filari ordinati di piante di nocciolo. Uno scenario ideale, hanno osservato, per organizzare gare regionali di Cross Country (Xc), con il suo percorso sterrato, con discese in single-track, salite brevi e ripide e con dislivello adatto a diverse categorie di partecipanti.
Quattro i gruppi che hanno preso parte all’iniziativa: Girifalco in bici, Cuccuruta estrema, Vibo Biker e Mtb Cardinale. Ad accogliere i biker il sindaco di Torre Ruggiero, Mario Barbieri, che ha evidenziato come il Festival della Nocciola Bio, abbia posto in evidenza una risorsa del territorio, fonte di economia per tante famiglie e che ancor più potrebbe contribuire al rilancio dei territori dei Comuni di Torre Ruggiero e Cardinale, in termini di opportunità di lavoro e di sviluppo con la trasformazione in loco del prodotto.
Un aspetto che è stato più ampiamente illustrato dal presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, Giuseppe Rotiroti. Ha evidenziato: come sia possibile grazie agli investimenti dei soci poter fornire già il prodotto sgusciato; in direzione di una crescita sempre costante, l’impegno a eseguire, entro due anni, i processi di lavorazione, in loco, necessari a fornire le nocciole tostate, granella e pasta di nocciola, prodotti già disponibili, ma trasformati al momento fuori regione. Il semilavorato, un ulteriore passo avanti e valore aggiunto per il territorio, così come condiviso dal presidente dell’Associazione culturale Nocciola biologica calabrese, Domenico Martelli. Lo stesso ha evidenziato l’importanza che il Festival della Nocciola Bio di Calabria venga istituzionalizzato, assurgendo ad appuntamento annuale, per promuovere la cultura della nocciola e i territori che ad essa afferiscono. Ad Antonio Clasadonte, agronomo, divulgatore dell’Arsac, il compito di condurre i partecipanti alla scoperta di peculiarità e curiosità legate alla biodiversità dei noccioleti calabresi. Presente sin dal 1700, la nocciola nel corso dei secoli, ha assunto caratteristiche sue proprie, tali da delineare un nuovo ecotipo, la “Tonda calabrese” che è la dominante tra i corileti delle aziende aderenti al Consorzio. Nel 2020 la cultivar è stata iscritta dal Mipaaf nel registro nazionale delle varietà di fruttiferi locali come risorsa regionale di biodiversità da tutelare. La coltivazione originariamente circoscritta a Cardinale e Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro e Simbario in provincia di Vibo Valentia, ora si estende in altri territori delle Preserre e Serre. La superficie coltivata a nocciolo dal Consorzio è di circa 300 ettari. Dodici delle quaranta aziende aderenti, si sono convertire negli ultimi anni al biologico. La Calabria è la quinta regione per produzione di nocciole, dopo Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia.
La manifestazione si è conclusa: con la consegna di targhe e attestati ai gruppi e ciclisti partecipanti, e con una degustazione di prodotti tipici e a base di nocciola.

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