Non è mai esistito e mai esisterà al mondo un funerale privo di dolore ma quello che si è svolto oggi, nella nostra Soverato, resterà per sempre impresso, con infinito dolore, nel cuore di tutti per l’orrore con cui questa terribile e prematura morte è avvenuta e non doveva avvenire. È stato celebrato dal parroco don Alfonso Napolitano il funerale della povera Simona Cavallaro aggredita e uccisa da un branco di cani nella pineta di Satriano. Il parroco nella sua omelia ha detto: “Simona è con voi, dovunque sarete voi Simona sarà sempre accanto a Voi, Simona è ancora qui, perché la nostra fede è la certezza che Simona è stata afferrata dall’amore di Cristo e ora è stretta tra le sue braccia e ha scoperto quell’amore vero che mai nessuno ci potrà togliere; Simona adesso hai incontrato la vera vita: il Cristo risorto sia la tua gioia, la tua vita eterna, vivi per sempre con lui nel suo eterno amore. La preghiera è qualcosa di silenzioso ma per noi credenti diventa voce ed esprime tutto ciò che abbiamo nel cuore” Una città in lutto, una intera comunità addolorata, una famiglia straziata e distrutta dal dolore, distrutta senza un motivo, senza una ragione. Durante il funerale tutte le attività commerciali sono rimaste chiuse in segno di lutto. Tantissimi i presenti (per quel che è stato possibile nel rispetto delle norme anti-covid) a voler dare l’ultimo saluto a Simona, in un silenzio assordante, tagliente. Presente alla funzione l’intera amministrazione del Consiglio Comunale di Soverato unitamente ad altre amministrazioni, a tutte le istituzioni civili, politiche e militari; presente anche la Regione Calabria attraverso il suo gonfalone. La nostra preghiera va alla famiglia di Simona, in particolare ai genitori perché nessun genitore dovrebbe mai conoscere il dolore per la morte di un figlio perché è contro natura ed è la tragedia più grande che possa colpire la vita di una persona.
MariaLuisa Iezzi