Il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Lamezia Terme verrà dotato di una piattaforma chirurgica hi-tech e multidisciplinare per migliorare la chirurgia mininvasiva e una chirurgia robotica di ultima generazione per migliorare quello che l’occhio umano non vede. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, su richiesta del capo Dipartimento area chirurgica dott. Manfredo Tedesco, ha infatti pubblicato il bando per la realizzazione della sala operatoria “intelligente”. Al bando hanno partecipato tre ditte che dovranno ora fare la dimostrazione e la prova di qualità dei sistemi proposti. Questa importante implementazione della sala operatoria si rende possibile grazie alla terna commissariale guidata dal Prefetto Luisa Latella e al Direttore Sanitario Ilario Lazzaro e al Direttore Amministrativo Francesco Marchitelli, che fin da subito hanno condiviso l’importanza del progetto e sposato la richiesta del dott. Manfredo Tedesco. Il progetto prevede l’installazione di strumentazioni con immagini in HD e 4K ad alta definizione e in chirurgia laparoscopica in 3D. Il blocco operatorio del “Giovanni Paolo II” era già molto valido ed efficiente, ma chiuso in una scatola rigida, con la nuova strumentazione i medici potranno interfacciarsi con l’esterno, avere il ritorno di immagini elaborate e il ritorno di informazioni. A spiegare l’importante novità che ottimizzerà le prestazioni chirurgiche dell’ospedale lametino è il dottor Manfredo Tedesco, Primario dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia e Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’ASP di Catanzaro. Con la nuova sala operatoria multimediale, il nucleo strategico della struttura di chirurgia ospedaliera si arricchisce di una serie di dotazioni “intelligenti” che implementano ulteriormente la qualità di performance di una sala operatoria dove già si trovano strumenti tecnologicamente moderni. Le equipe chirurgiche delle diverse specialità che condividono l’utilizzo della sala operatoria potranno richiedere consulti, scambiare informazioni, ottenere dei report di attività sugli esami svolti dalle sale ed estrarre statistiche su qualsiasi elemento contenuto nel database, visualizzare immagini e filmati per web-streaming e videoconferenza all’interno e all’esterno dell’ospedale. La struttura, come spiega il dottore Tedesco, è dotata di un’interfaccia grafica “touch screen” centralizzata e di un posto di comando per il personale di sala operatoria, in modo da interagire con le apparecchiature, senza azioni manuali complesse e laboriose. Un sistema multimediale ed integrato che permette al personale medico e paramedico di coordinare e monitorare ogni dispositivo della sala operatoria, comprese videocamere ed endoscopi. I chirurghi possono inoltre richiedere informazioni o consulti direttamente dal tavolo operatorio. Questo porterà a una semplificazione del lavoro, compresa la comunicazione in tutto l’ospedale e quindi l’ottimizzazione del tempo utile di sala operatoria. Attualmente, gran parte della chirurgia è endoscopica o laparoscopica e la tendenza è verso una maggiore riduzione della invasività dell’atto chirurgico. Questo comporta una riduzione significativa dei disagi e dei rischi del paziente, riducendo i tempi e i costi sociali del recupero post- operatorio ed inoltre ha enormi ricadute positive sulla produttività e sulla riduzione dei costi dell’attività chirurgica. Questa chirurgia mini invasiva è sempre più una videochirurgia che, per poter essere esercitata, necessita di tutta una nuova serie di tecnologie specifiche. Inoltre, la ricerca in campo medico ed oncologo, ma anche la quotidiana pratica chirurgica, vivono sempre di più di comunicazione e confronto con altri centri di eccellenza in Italia e nel mondo. Oggi, grazie ad esclusivi sistemi informatizzati di integrazione di tutte queste nuove funzioni, con tutte quelle pre esistenti, che ancora hanno una loro precisa ragion d’essere, restituisce al chirurgo il controllo assoluto e diretto del suo ambiante di lavoro: la sala operatoria. Nasce così l’idea di comandare “da remoto” tutte le apparecchiature di sala. Ed è oggi è possibile farlo tramite un semplice comando vocale, oppure sfiorando un touch-screen: le apparecchiature per video endoscopia chirurgica, telecamere, fonti di luce e quant’altro necessario per questo tipo di chirurgia, sono gestiti e comandati da remoto, tramite comando vocale o semplice touch-screen. Impartendo semplici comandi vocali, l’operatore è in grado di gestire tutte le apparecchiature elettromedicali e tutte le funzioni ambientali collegate, nonché tutte le modalità di comunicazione disponibili. Inoltre con “la sala operatoria intelligente”, i chirurghi dispongono di collegamento con i server ospedalieri per la visualizzazione immediata in sala operatoria, di tutta la diagnostica per immagine, qualora necessaria, come tac, risonanza magnetica, immagini radiologiche.