Grande coinvolgimento di agricoltori, cittadini, sindaci, amministratori, Consiglieri Regionali al Flash-mob organizzato dalla Coldiretti Calabria a Catanzaro alla Cittadella Regionale. Ben 94 amministrazioni comunali, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Cosenza,, i parchi della Sila e Aspromonte e tante altre adesioni.. Il problema dell’invasione dei cinghiali è molto grave hanno detto molti partecipanti che hanno riferito con testimonianze le esperienze drammatiche che hanno vissuto. Una delegazione della Coldiretti Calabria guidata dal presidente Franco Aceto è stata ricevuta dal Presidente Spirlì e dall’assessore Gallo che hanno espresso anche loro forti preoccupazioni per la presenza massiccia dei cinghiali sul territorio e non solo nelle aree rurali.  Il presidente Spirlì ha evidenziato l’importanza fondamentale della presenza degli agricoltori per l’economia delle aree rurali interne e come l’emergenza cinghiali sia divenuta ormai un problema nazionale che, prima che sia troppo tardi, non può più essere rimandato. Ha assicurato che le proposte della Coldiretti Calabria saranno accolte, e a breve, sarà predisposta dall’Assessore Gallo la delibera proposta da Coldiretti che una volta adottata, consentirà la semplificazione per il contenimento e controllo dei cinghiali e consentirà la disciplina degli interventi di controllo dei cinghiali e il loro contenimento in ambito urbano. L’assessore Gallo ha ribadito che è necessario adeguare la normativa di settore e che l’importante tema sollevato da sempre dalla Coldiretti, è stato al centro dei lavori della commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e Province autonome dello scorso 5 luglio. E in questa sede – ha aggiunto – ho sollevato al cospetto delle altre Regioni, l’impellente questione dell’incremento incontrollato, in Calabria come nel resto del territorio nazionale, degli ungulati. Ritengo – ha continuato che la problematica del proliferare della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali è argomento la cui trattazione è assolutamente indifferibile, a causa dei pesanti danni agli imprenditori agricoli e agli allevatori, dei pericoli per l’incolumità umana e di gravi rischi sanitari, non da ultimo il possibile ingresso, anche in Italia, della peste suina africana. Il presidente Aceto ha dato atto di questi impegni precisi da parte del Presidente Spirlì e del’Assessore Gallo. Il presidente di Coldiretti Calabria ha ribadito  che il Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa) e dunque una delle misure necessarie è la gestione numerica della popolazione di questi animali. L’azione dunque secondo il Piano – ha continuato – deve essere indirizzata alla riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. La Coldiretti ha dato atto dell’impegno già espresso dall’assessore Gallo in Conferenza Stato-Regioni e ha sollecitato un coordinamento stretto con lo Stato per operare in modo risoluto per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali, affinché:

• gli agricoltori possano avanzare richiesta di intervento e procedere direttamente in quanto muniti di apposita licenza;

• l’attività di coordinamento delle azioni di contenimento e prelievo spettino alla polizia municipale e provinciale;

• gli agricoltori vengano coadiuvati dalle stesse forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro regionale;

• il calendario venatorio venga allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio;

• le carni degli animali vengano destinate alla beneficienza nel rispetto di standard di sicurezza o vengano valorizzati a sostegno dell’economia locale;

• che la regia complessiva di tali azioni di contenimento e prelievo sia affidata al Prefetto in quanto “competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza.

La Coldiretti ha chiesto anche un’accelerazione dei pagamenti agli agricoltori che hanno subito danni da fauna selvatica e che hanno dovuto anticipare le spese per l’istruzione della pratica.

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