Il cavaliere al merito della Repubblica Rocco Devito, già sindaco di Amaroni, ha incontrato alcuni cittadini nella sala consiliare del municipio per fare una comunicazione sulla festa della Repubblica. Dopo avere ringraziato il sindaco Gino Ruggiero per la concessione della sala, il parroco don Roberto Corapi per il sostegno e gli amici svizzeri, Devito si è soffermato sul significato del 2 giugno, alla presenza, tra gli altri del maresciallo dei carabinieri in pensione Giuseppe Gimapà. «Anche quest’anno – ha detto Devito – la celebrazione della ricorrenza ha risentito delle ristrettezze per la pandemia da Covid. Ma il 2 giugno continua a rappresentare per gli italiani la festa della libertà e delle libertà sancite dalla Costituzione. È la ricorrenza che ci ricorda che a partire da quel referendum istituzionale del 1947, con il quale si è instaurata la Repubblica, oltre alla libertà tante altre conquiste sono state messe in moto. Forti di questa consapevolezza e del richiamo all’unità di intenti da parte del presidente Mattarella, gli italiani hanno sviluppato e dimostrato non solo una non comune capacità di adattamento, ma soprattutto una non comune capacità reattiva grazie alle quali sarà possibile oltre che sconfiggere la pandemia, avviare anche una stagione di necessarie riforme per una ripresa economica». Secondo il cavaliere Devito, «gli italiani hanno già dimostrato negli anni del secondo dopoguerra di sapersi risollevare e costruire con la tenacia di un popolo industre e laborioso il proprio futuro partendo dal poco e non di rado anche dal nulla. Ancora una volta, nel nome di quei principi cui si ispira la nostra Repubblica, sapranno essere padroni del proprio destino. Il punto di partenza reattivo sarà questa volta, come ricorda il presidente del Consiglio Draghi, il graduale ritorno a una normalità di vita e di attività. La normalità, però, avrà un senso se potrà garantire un fondamentale diritto costituzionale, quello al lavoro e a un’esistenza dignitosa. Purtroppo è un fatto che le limitazioni imposte dalla necessità di combattere efficacemente la pandemia hanno comportato una forte compressione e limitazione di quel diritto e molte attività economiche hanno dovuto chiudere definitivamente impoverendo quanti le esercitavano». Concludendo, Devito ha rimarcato che «il graduale ritorno alla normalità dovrà necessariamente essere accompagnato da una ormai imprescindibile stagione di riforme senza le quali la ripresa economica troverà seri ostacoli a mettersi in marcia. È quanto si richiede ai nostri governanti affinché anche in nome di quei valori rappresentati dalla ricorrenza del 2 giugno, messe da parte le avversità e le contrastanti ideologie di partito, abbiano la costanza di mantenere compatta quell’unità d’intenti nell’operare che si rende indispensabile a una versa stagione di riforme. Le liberò conquistate con la Repubblica siano costante faro, tanto ai governanti che al nostro popolo, nell’intraprendere le fatiche della ripresa. Tutti insieme ricordino il vero senso di questa ricorrenza; e cioè, che la Libertà significa anche giustizia per tutti, per tutti la possibilità di prendere e ricostruire con le proprie mani il proprio ideale di vita, di una vita dignitosa che presuppone maggiore equità e disponibilità di mezzi per tutti».
Carmela Commodaro