Squillace è in zona rossa, gli uffici comunali sono chiusi al pubblico, ma tra domani e il 30 aprile c’è comunale. Un paradosso che rilevano i consiglieri comunali di minoranza Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, insieme all’altra consigliera dell’opposizione Anna Maria Mungo. «Malgrado la drammaticità di quanto sta avvenendo in queste ore nella nostra città – affermano i due consiglieri – il sindaco si rende protagonista di un ulteriore atto offensivo e provocatorio. A tal proposito, gli abbiamo inviato, assieme ad Annamaria Mungo di “Squillace in Movimento” una lettera». Nella missiva si legge che dai bollettini pubblicati quotidianamente ci sono 55 soggetti positivi al Covid e parecchi sono posti in quarantena obbligatoria. «Cifre mai registrate a Squillace – aggiungono – dall’inizio della pandemia. Con sua ordinanza del 19 aprile scorso, il sindaco vietava l’accesso al pubblico negli uffici del Comune fino alla data del 4 maggio. Il 23 aprile ha fatto convocare dal presidente Mercurio il Consiglio comunale per il prossimo mercoledì 28, in prima convocazione, e per il 30, in seconda, nell’aula consiliare dello stesso Comune, consentendo l’accesso anche “a tre giornalisti ed a cinque cittadini”. Inoltre, ci fa scrivere che potremmo andare in Comune, a consultare i documenti attinenti alla riunione, nelle ore d’ufficio». I consiglieri di opposizione si dicono «abituati alle sue stranezze di ogni tipo ma, questo, è il massimo». «Prima ci “ordina”, assieme a tutti gli altri cittadini – rilevano – di non entrare in Comune, poi ci suggerisce di andare contro la sua stessa ordinanza e di varcare la soglia degli uffici comunali. Pensiamo che il sindaco debba riflettere un po’ prima di esporsi a queste figuracce. O forse ci considera dei marziani che non lo conoscono e, soprattutto, ignorano quello che sta accadendo a Squillace in queste ore?
I cittadini sono presi dal panico, il rischio del contagio è altissimo. Malgrado i nostri concittadini siano rispettosi delle norme anticovid, la minaccia della diffusione del virus è forte. Ed il sindaco, anziché, rafforzare le misure di sicurezza e di prevenzione, essendo anche medico, cosa fa, in piena pandemia, per cui, ha dichiarato, in un video messaggio, e con l’ordinanza n.89 del 19 aprile scorso, che “Squillace è zona rossa”? Convoca un Consiglio comunale, ponendo all’ordine del giorno, addirittura, due pratiche che, se non avesse fatto passare, in modo infruttuoso, questi ultimi mesi, si sarebbero potuto definire già da tempo. Senza nemmeno sentire il dovere d’inserire alla discussione del Consiglio un’informativa su quanto sta accadendo in questi giorni». Per Mesoraca, Zofrea e Mungo, il sindaco «ha completamente dimenticato che la politica è servizio e che egli deve essere al servizio del cittadino. Non confonda il suo mandato elettorale con la sua professione per la quale è chiamato a svolgere, doverosamente, il suo lavoro, per il rispetto e la salvaguardia della salute di tutti i suoi assistiti. Eviti, di esporre, in futuro, la nostra comunità a simili figure. Per tutto ciò, di cui è stato, ovviamente, informato, puntualmente, anche il signor Prefetto, non riteniamo di poter partecipare alla prossima riunione consiliare».
Camela Commodaro