Con la sua scomparsa lascia un vuoto culturale enorme nella comunità di Squillace. Mons. Pietro Emidio Commodaro è morto. A giugno avrebbe compiuto 83 anni. Dopo una caduta fortuita avvenuta nell’ottobre scorso, il sacerdote non si è più ripreso e, dopo un lungo ricovero in ospedale, era tornato nella sua abitazione di via Santa Chiara dove è deceduto oggi pomeriggio. Vicino a lui il suo assistente, diacono Giuseppe Cerullo, oltre ai familiari, tra cui la cara cognata Barbara. Ordinato sacerdote l’1 agosto del 1964, don Emidio ha celebrato la sua prima messa nella cattedrale di Squillace il 2 agosto 1964. È stato poi parroco per 26 anni a Montauro e docente ai Seminari di Squillace e Catanzaro. All’Istituto Teologico “San Pio X” di Catanzaro, dal 1977 ha insegnato “Storia della Chiesa”. Al suo attivo, innumerevoli pubblicazioni scientifiche e lavori di ricerca, che spaziano tra la spiritualità dei certosini, e i sinodi diocesani, la figura del cardinale Sirleto, la filosofia, la storia ecclesiastica. Sacerdote “sui generis”, era molto apprezzato per la sua simpatia e la sua preparazione. È stato rettore del Santuario della Madonna del Ponte. Alla soglia degli 80 anni, aveva voluto donare tutto il suo patrimonio librario e documentario, circa 4500 volumi, alla Chiesa. Oltre ai volumi donati all’archivio-biblioteca diocesana “Cassiodoro”, mons. Commodaro ha allestito una piccola memoria con le immagini di sacerdoti importanti che hanno contribuito a rendere grande la diocesi. Nel 2018 aveva ricevuto l’onorificenza pontificia che Papa Francesco ha voluto dispensargli ammettendolo ad essere “Cappellano di Sua Santità” con il titolo di “Monsignore”. I funerali si terranno nel Santuario della Madonna del Ponte e saranno officiati dall’arcivescovo i Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone.
Carmela Commodaro