Un minuto di silenzio oggi al cambio turno per gli infermieri catanzaresi in occasione della prima “Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato”.
CATANZARO – «Ricordare chi non c’è più ed ha fatto della professione infermieristica una missione di vita anteponendo la salute degli altri alla propria incolumità». Sono le parole che la presidente Giovanna Cavaliere e il Consiglio Direttivo dell’Opi Catanzaro (Ordine delle Professioni Infermieristiche) usano, oggi, in occasione della prima “Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato”.
«Con il cuore straziato – aggiungono i dirigenti degli infermieri catanzaresi – abbiamo invitato tutti i nostri iscritti a osservare un minuto di silenzio a inizio turno per onorare i colleghi deceduti e rendere testimonianza, nel rispetto delle norme anti – Covid, del valore simbolico di questa giornata».
Si tratta di un’iniziativa, che si celebrerà il 20 febbraio di ogni anno, istituita con la Legge 155 del 2020 quale «momento di memoria collettiva e riconoscimento tangibile – sottolineano ancora dall’Opi Catanzaro – per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio di tutti i colleghi che si sono esposti, anche in assenza dei dovuti dispositivi di protezione, per combattere il virus». Tra le professioni sanitarie in prima linea contro la pandemia, gli infermieri rappresentano il 61% e hanno pagato un prezzo altissimo: 81 morti, 6 suicidi e quasi 20mila contagiati fino a oggi.
Ecco perché l’Opi Catanzaro conclude ammonendo che la “Giornata” «deve essere anche l’occasione per avere un colloquio con le istituzioni per chiedere che sia riconosciuto ciò che le professioni socio – sanitaria da tempo richiedevano senza che venisse loro riconosciuta il giusto merito, la giusta attenzione e la dovuta importanza».