«E’ inconfutabile il risultato ottenuto dal Comune di Squillace sul riciclo dei rifiuti, risultato ottenuto anche grazie al comportamento virtuoso dei cittadini onesti; ed è chiaro che anche il lavoro degli operatori e dipendenti capaci ha contribuito a questo risultato». Lo afferma il sindaco di Squillace Pasquale Muccari, replicando agli interventi dei consiglieri comunali squillacesi dopo la pubblicazione del dossier di Legambiente, su dati Arpacal 2019, sulla raccolta differenziata dei rifiuti che ha visto Squillace piazzarsi al primo posto fra i comuni ricicloni della provincia di Catanzaro. «È importante sottolineare – sostiene Muccari – che questo risultato parte da lontano: è stata fatta una scelta coraggiosa il 15 agosto del 2015 quando questa amministrazione ha affrontato problemi seri sulla raccolta dei rifiuti; la scelta di conferire inizialmente ad un contraente che si è rivelato serio nel suo lavoro e ad una gara d’appalto successiva con un progetto realizzato dall’assessore del tempo Gregorio Talotta, che non finirò mai di ringraziare. Il 2019 è risultato migliorativo rispetto all’anno 2017, quando avevamo ottenuto il 70% di riciclo». I consiglieri di “Tuttinsieme per Squillace” hanno, tra l’altro, posto il problema delle tariffe alte, ma, secondo Muccari, «non mettono in conto il problema delle tariffe triplicate negli ultimi decenni per il conferimento in discarica. Inoltre, abbiamo dovuto garantire con un piano finanziario per il periodo Covid l’esenzione di alcune tariffe alle categorie degli artigiani. Ecco perché l’aumento di 30 euro per famiglia». Il sindaco, quindi, chiede ai consiglieri di minoranza di analizzare e confrontare il nostro piano finanziario con i piani finanziari di altri comuni con la stessa estensione di territorio. «Sicuramente – aggiunge – i nostri costi di gestione finanziarie risulteranno migliori. Nonostante la criticità sulla riscossione dei tributi il nostro comune ha la capacità di riscuotere il 60% dei tributi. Per il futuro stiamo lavorando ad un progetto-convenzione per lo smaltimento degli ingombranti che attualmente incidono per 260/300 euro a tonnellata, e particolare attenzione avranno i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che auspichiamo saranno a costo zero».
Carmela Commodaro