La vicenda della più importante struttura sanitaria di eccellenza del mezzogiorno d’Italia in tema di cardiochirurgia, e non solo, ha del grottesco. Sarebbe solo grottesco se non fosse che l’area centrale sella Calabria è da oltre un ventennio vittima di una spoliazione senza precedenti. Quindi di altro si tratta”. E’ quanto afferma Fabio Guerriero, presidente di “Socialisti&Democratici”. “Giova a tutti ricordare che le somme spettanti alla vituperata Fondazione Campanella, che se ancora in vita avrebbe potuto rappresentare un polo di eccellenza nel mondo sanitario dell’intero Mezzogiorno, non sono state assorbite dalla Regione ed andate a beneficio del risanamento del debito, bensì sono state destinate alla ospedalità privata della provincia di Cosenza – continua Guerriero -. Ancora oggi, con l’attivazione estrema di un cavillo burocratico, in quanto solo di questo si tratta, si tenta di dare la spallata finale alla sanità dell’area centrale della Calabria con complicità molto diffuse anche di insospettabili “servitori dello Stato”. Quasi 30 milioni di euro fanno troppa gola a chi vuole depredare questa terra uccidendo una realtà virtuosa a favore di chi sa cosa”. “Noi non possiamo consentirlo – rimarca il presidente di S&D -. Se ci sono responsabilità “interne” lo dovrà accettare la Magistratura che dovrà anche indagare sulle strane manovre “esterne” che danno sponda al tentativo di “mettere le mani” sulle risorse della struttura privata da oltre un anno senza che nessuna Autorità fosse intervenuta per bloccare i ricoveri regolarmente effettuati fino al 24 dicembre. Il fatto ci risulta alquanto anomalo. Il mio vuole essere, pertanto, un appello accorato ai deputati dell’area centrale della Calabria, ai sindaci dei 157 comuni dell’area centrale per auto convocarsi e far sentire la propria voce alla terna commissariale che governa la ASP di Catanzaro”. “Il Commissario straordinario, il DG del dipartimento Sanità, i commissari della Asp devono, al di là del burocratese imperante, ascoltare le ragioni di un intero territorio – conclude Guerriero – sgomberare il campo da possibili interferenti e far sì che non si compia l’ennesima spoliazione che servirà solo a finanziare ulteriore migrazione o, peggio ancora, la cattiva sanità sempre pronta ad ammantarsi di onestà pur di arrivare ai propri scopi”.