L’associazione “Universo Minori”, con la presidente Rita Tulelli, ha donato un defibrillatore semiautomatico all’Istituto Salesiani Don Bosco di Soverato, contestualmente si è affrontato il tema dell’importanza dell’educazione alla salute e della prevenzione in un dibattito che si è tenuto a distanza, nel rispetto delle norme varate dal Governo atte a contrastare la pandemia in corso, con l’ausilio di una piattaforma digitale per videoconferenza e che ha visto la partecipazione, oltre a una moltitudine di studenti, docenti e genitori, di Don Domenico Madonna, direttore dell’Istituto Salesiani Don Bosco di Soverato, della giurista Rita Tulelli, di Don Bosco Ezio Rosanò, docente dell’Istituto soveratese, del magistrato Marisa Manzini, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Cosenza, dell’avvocato Antonello Talerico, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, del dottor Antonio Soverina, medico chirurgo, del sacerdote Domenico Concolino, cappellano del campus universitario “Magna Græcia” di Catanzaro e dell’avvocato Maria Claudia Conidi del Foro di Catanzaro. Nel corso della mattinata sono state approfondite le tematiche sulla prevenzione dei fattori di rischio che aumentano la probabilità di insorgenza delle malattie cardiovascolari che può essere significativamente ridotta adottando un corretto stile di vita, ma è necessario essere coscienti che nonostante ciò non è garantita l’immunità in relazione alla comparsa di questo tipo di patologie, infatti l’arresto cardiaco può colpire chiunque e se il ritmo cardiaco non viene ristabilito entro pochi minuti la vittima può incorrere in danni cerebrali permanenti e perfino morire, grazie alla presenza dei defibrillatori sul territorio chiunque può intervenire tempestivamente salvando vite umane. La salute pubblica è un bene garantito e tutelato dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana, a questo si aggiungono ulteriori norme tra cui il decreto “Balduzzi” che prevede l’obbligo di inserire i defibrillatori semiautomatici e altri eventuali dispositivi salvavita tra i beni di proprietà di società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, questo impone la necessità che questi strumenti siano presenti in qualsiasi luogo ove si svolga attività sportiva non agonistica, quali, tra gli altri, le palestre degli istituti scolatici. Questa donazione, afferma il presidente Tulelli, assume un significato che è racchiuso nel dovere morale di ciascuno di noi di contribuire al raggiungimento, da parte della società in cui viviamo, di un livello tale da poter offrire le medesime opportunità a tutti i propri membri, l’osservanza delle leggi è uno degli svariati modi per raggiungere questo traguardo che vede la sua massima espressione nel contribuire a salvare delle vite.

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