Il nostro Paese e la nostra Regione stanno attraversando uno dei momenti più drammatici dal dopoguerra. La crisi sanitaria e la crisi economica, a causa della pandemia, si sono intersecate inesorabilmente, facendo emergere tutte le lacune di alcuni sistemi territoriali, spesso fin troppo radicati e mai indagati efficacemente.
In particolare, il sistema sanitario calabrese inefficiente, inadeguato, dilaniato dagli appetiti di uomini di malaffare, abbandonato a se stesso, ha mostrato tutti i suoi limiti e le sue inefficienze. In alcuni territori, solo la professionalità e la dedizione del personale sanitario, che lotta quotidianamente per dare risposte alle persone, hanno finora scongiurato una vera e propria catastrofe.
In un contesto così problematico, siamo ancora in attesa della nomina dell’ennesimo Commissario alla Sanità, magari anche questa volta non calabrese di origine, quasi come fosse lecito pensare che in Calabria non siano presenti figure tali da ricoprire questo delicato incarico. Eppure, al di fuori dei confini regionali, numerosi professionisti di origine calabrese occupano con successo importanti posizioni, in tutti gli ambiti lavorativi, sia pubblici che privati. Alla questione meritocratica, si aggiunge una questione etica, legata all’indiscussa moralità di una figura retta e capace che si dovrà confrontare con un sistema in cui operano figure e faccendieri certamente non moralmente inappuntabili. E da questo circolo vizioso, ancora oggi, non si riesce a venir fuori con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Proprio in questo momento storico così complesso e contraddittorio, ho deciso di scrivere alla Direzione Provinciale dell’ASP per chiedere che il Presidio Ospedaliero di Soverato venga intitolato al Dottore Pasquale Alcaro, recentemente scomparso. Un medico dalla grandissima professionalità ed umanità. Innamorato del suo lavoro e capace di trasformare il reparto di pediatria di Soverato in un’eccellenza sanitaria, di fama nazionale. Il Dottore Alcaro è stato un uomo onesto, un professionista competente e diretto, che non faceva sconti a nessuno, che si trattasse di colleghi, di rappresentanti istituzionali, di genitori dei pazienti. E’ stato un riferimento per moltissimi pediatri, che ancora oggi applicano sul territorio i suoi insegnamenti con risultati eccezionali.
Di questo ha bisogno la Calabria, di persone capaci ed oneste che dedichino la loro vita al proprio lavoro e alla propria comunità. Non abbiamo bisogno di eroi, ma solo di gente onesta e capace, nessuna formula magica, nessuna guerra civile, ma una semplice piccola rivoluzione, quella della meritocrazia. Per questo credo che questo sia il momento giusto per l’intitolazione del nostro Presidio Ospedaliero al Dr. Pasquale Alcaro, come rappresentante di tutti quei medici che hanno lavorato e lavorano nella nostra Regione con competenza, passione e spirito di abnegazione. Sarebbe certamente un segnale importante per tutti quei calabresi che ancora credono in una Calabria migliore.

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