E’ un primato: saltate tre nomine in soli 10 giorni. Non abbiamo capito se è l’inizio di una nuova telenovela girata alle spalle dei calabresi o una barzelletta che, nostro malgrado ci vede protagonisti. La motivazione è di eccellenza! E di quelle sacrosante, perché, come si dice? La famiglia prima di tutto. Il neo nominato Eugenio Gaudio non accetta l’incarico con la motivazione che la moglie non è disposta a trasferirsi a Catanzaro. Questo è quanto da lui affermato. Normalmente chi ha incarichi del genere non è detto che debba trasferire la famiglia in loco, anche se questa resta ovviamente una libera scelta. A questo punto la domanda da porsi è un’altra: possibile che palazzo chigi annuncia in pompa magna la sua nomina senza essersi prima accertati della sua disponibilità? Su quale sia la verità al momento, si possono fare solo ipotesi. Forse ad Eugenio Gaudio non sarebbe stata gradita la nomina a consulente con delega speciale di Gino strada, peraltro subito smentita dallo stesso? Intanto Gino Strada conferma di non avere ancora avuto proposte formali. “Forse, come affermato dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, questo è il risultato della gogna mediatica, che porta le persone designate a mandare tutti a quel paese e a ritirarsi e la rinuncia di Gaudio, sempre secondo Abramo, è sicuramente dipesa anche dalla pubblicazione della notizia sull’indagine a suo carico, nonostante essere indagati non significhi nulla, non si è ancora capito che un avviso di garanzia non significa colpevolezza, eppure scatta subito la gogna mediatica”. Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha subito comunicato la situazione di grave imbarazzo che vive la nostra regione, soprattutto adesso dopo la rinuncia di Eugenio Gaudio, situazione che segue il caos già provocato dall’avvicendamento di Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli. Certo il governo non ne esce benissimo da tutto questo circo. E mentre Roma medita, valuta e pensa ad un nuovo nominativo che possa essere vantaggioso per se, da spendere per le prossime elezioni regionali, noi, in Calabria non abbiamo ancora attivo un piano anticovid. L’unica certezza che abbiamo è che la Calabria resta commissariata ma senza un commissario…

MariaLuisa Iezzi

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