Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile di Vibo Valentia ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Ordinario di Vibo Valentia Mario Miele, su richiesta del procuratore della Repubblica Camillo Falvo e del sostituto procuratore della Repubblica Corrado Caputo, nei confronti di G.C. e P.P., rispettivamente di 56 e 43 anni, entrambi pregiudicati, poiché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, della rapina impropria aggravata dall’utilizzo di un’arma, perpetrata, lo scorso 20 settembre nella frazione Marina della città di Vibo Valentia, ai danni di una donna di 46 anni che si trovava seduta presso un noto bar della zona. Il provvedimento rappresenta il frutto di serrate indagini condotte dalla Squadra Mobile, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica guidata dal procuratore Camillo Falvo, a seguito dell’intervento operato in loco la sera del delitto, in relazione al quale i due uomini erano già stati identificati e deferiti in stato di libertà. Gli approfondimenti investigativi esperiti attraverso l’accurata analisi dei sistemi di video-sorveglianza, l’escussione delle persone informate sui fatti, l’attività di perquisizione e lo studio dei tabulati telefonici, hanno quindi permesso, da un lato, di immortalare l’abbigliamento indossato dall’autore materiale del reato, travisatosi con mascherina chirurgica sul viso e un cappellino nero con visiera e, dall’altro, di cristallizzare il modus operandi adottato dai malviventi i quali, seppur con ruoli diversificati, si sono impossessati della borsa della vittima, per poi darsi repentinamente alla fuga. In particolare, i due – entrambi giunti a bordo di un’autovettura di colore scuro – dopo aver effettuato un giro di perlustrazione dei luoghi e aver spento i fari del veicolo, decidevano di arrestare la marcia a pochi metri dalla persona offesa. A questo punto P., secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo essere sceso dal mezzo lato passeggero, si è avvicinato a passo svelto alla donna e con una mossa fulminea le ha sottratto la borsa che era appoggiata nelle sue immediate vicinanze, per poi dirigersi rapidamente verso l’autovettura a bordo della quale era rimasto a fare da “palo” il suo complice C. e lanciarvi all’interno la borsa sottratta immediatamente prima, incitando quest’ultimo a fuggire. Pagano, invece, si è dileguato a piedi e – al fine di assicurarsi la fuga e garantirsi l’impunità – ha estratto una pistola, successivamente rivelatasi a salve, ma priva di tappo rosso, indirizzandola contro alcuni inseguitori che nel frattempo erano stati attratti dalle urla di aiuto della donna derubata, riuscendo quindi ad intimorirli e a farli desistere. Il giorno successivo all’evento, uno dei due rapinatori hanno deciso addirittura di contattare la persona offesa, manifestando la volontà di restituirle tutto il maltolto e dandole appuntamento proprio presso il bar ove la sera precedente si era verificato il misfatto. Venuto a conoscenza di tali intenzioni, il personale della Squadra Mobile, prontamente appostatosi nelle immediate vicinanze del luogo dell’appuntamento, ha proceduto all’identificazione del soggetto, nonché a recuperare solo una parte degli oggetti sottratti alla donna, senza che tuttavia vi fosse traccia della borsa e delle banconote. L’operazione portata a termine dalla Squadra Mobile si inserisce, dunque, nel più ampio contesto delle attività di contrasto alla criminalità diffusa sul territorio che, con il costante supporto e coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, proseguono incessantemente su tutto il territorio della provincia. Al termine delle formalità di rito, C. e P. sono stati associati alla locale casa circondariale.