Non era una scelta facile candidarsi.
In Italia, a prescindere, da quando esiste l’elezione diretta del Sindaco è statistica che nell’ottanta per cento delle volte l’Amministrazione uscente, dopo i primi 5 anni, viene riconfermata. Questa volta era ancora più ardua. Infatti la questione covid dei mesi scorsi ha incentrato responsabilità e scelte, quindi anche immagine, nei capi delle amministrazioni. Il risultato è che in regioni quali Campania e Veneto e nei molti comuni dove c’erano maggioranze uscenti ricandidate (vedi anche Montepaone e Davoli per non andare lontano) le riconferme sono state più che scontate ed ancor più nette!
Chi fa politica conosce queste dinamiche e, nonostante ciò, deve fare una scelta. La mia scelta è stata quella di, comunque, mettere in campo un’alternativa che potesse puntare ai quattro seggi di minoranza. Non ci sarebbe stata altra possibilità, il dibattito politico è sopito da anni in città e non potevo starmene a guardare. Troppe idee che attendono gambe su cui camminare. Troppe le chances che Soverato merita! Non volevo, quindi, partecipare tanto per ….e mi sono preouccupato di correre contro insidie e trabocchetti cercando ci far avanzare un’idea di Soverato che non si limiti all ordinario ma che sia relativa alla città tra dieci, venti, trent’anni e più. E così ho immaginato le Terme e l Istituto Gaginiano, l’eliminazione del passaggio a livello e l’autonomia idrica, la creazione di commissioni e consulte nel Consiglio Comunale e la ripresa dei quartieri..il Festival del Mar Mediterraneo con al centro i nostri simboli educativo-culturali, l Istituto Salesiano e quello di Maria Ausiliatrice. Ho pensato alla creazione di una città-albergo con l utilizzo delle tante seconde case per creare ricettività e dare lavoro.
Ho detto anche chiaramente che alla città servono regole e che i primi a dover essere tutelati sono i cittadini! Dopo tutto ciò, dopo essere stato quasi costretto a mollare per “il ritiro” di candidati all’ultima sera ed aver superato anche questa ecco la ricusazione della lista. Battaglie giudiziarie e notti insonni per il peso sulle spalle di una responsabilità grande…non quella della mia immagine cui molti hanno attentato strumentalizzando la questione…ma quella di poter essere la causa di elezioni a senso unico e di cinque anni di “governo bulgaro” in una città ove la politica è stata sempre cosa seria ed i rappresentanti del popolo a dir poco “degni”. Che sospiro di sollievo quella sera quando, dopo 11 ore di camera di consiglio, il Consiglio di Stato rivoluziona le “convinzioni” di molti e riammette la lista alla competizione elettorale segnando un passaggio fondamentale nella storia del diritto elettorale ITALIANO! Una settimana di ritardo nella campagna elettorale ed Il dopo è recentissimo. Una campagna elettorale senza promesse dove le parti si sono misurate su programmi e senza scadere, una campagna elettorale che è culminata in un abbraccio e nel messaggio congiunto di vincitori e vinti dal palco in Piazza Maria Ausiliatrice e lo hanno fatto con stile..lo stile che voglio riportare nel Consiglio Comunale di Soverato.
Un atteggiamento che sia propositivo ma anche duro quando serve, un atteggiamento che, soprattutto, ridia dignità al Consiglio ed ai suoi membri tutti. Non solo la maggioranza “è il Consiglio Comunale” ..maggioranza e minoranza costituiscono, assieme, l’Amministrazione della Città, che sia chiaro, su questo non ci saranno sconti! Mi concentrerò sulla partecipazione dei cittadini al governo della città, anzi sul ritorno di questa. Promuoverò dibattiti ed incontri ed avanzerò, concretamente, le proposte per cui mi sono battuto e che saranno al centro del dibattito nei prossimi anni.
Lealtà, competenza ed impegno, questo prometto ai cittadini. E tutto ciò che ho detto sono convinto di poterlo dire a nome di tutta la squadra che imparerete a conoscere meglio.

La squadra.
Devo ringraziarla tutta. I componenti più “stretti”, quelli che ci sono stati da subito, e tutti quelli che si sono aggiunti permettendo la partecipazione stessa.
Abbiamo, insieme, imparato a superare momenti critici. Le campagne elettorali, per chi non lo sa, sono zeppe di insidie..quelle per cui la competizione sana può trasformarsi in scontro rischiando di creare situazioni politicamente sconvenienti ed umanamente “antipatiche”.
Ognuno, con le sue peculiarità, ha cercato di dare il massimo e di ciò li ringrazio uno ad una. Natale Giaimo, sempre “composto”, Marta Viscomi il piccolo “vulcano silente”, Sonia Matina e la sua dolcezza “a modo”, Bea Grattà con la sua genuinità, Vito Loprieno e le sue idee, Paolo Froio ed il suo humor, Orlando Fusto e la sua “precisione”, Azzurra con le sue “eruzioni” di idee, Cosimo Schiavone e la sua disponibilità e dedizione al gruppo, Tea Mirarchi con la sua “fede”, Giacomo Mannino “onnipresente” ed attento e Francesca Ermocida con la sua “alea”. Ma ringrazio anche Antonio Rattà, il presentatore della lista, amico e compagno fidato di battaglie politiche, Katya Urzino ed il suo “carattere”, Salvatore Riccio, l’amicone di tutti, che al suo Salapadù ospita da sempre la “politica” della città, Andrea Perrotta, insostituibile sostegno progettuale e grafico e poi Lella, Pina, Rita, Nicola, Vittorio, Emilia, Andrea, “Donna Maria” e tanti altri! Ma permettetemi di ringraziare la mia famiglia. In ogni famiglia che si rispetti esistono dei distinguo, si sa. La mia non fa eccezione ma stavolta..stavolta non ho chiesto nulla eppure erano tutti lì, tutti vicini a me. E mi riferisco a quella mia di origine ed a quella che è diventata la mia famiglia allargata che da Petrizzi ha formato un virtuale abbraccio unico attorno a me. Grazie! E grazie alla città, a quelli che ci hanno creduto fin da subito, pochi ma buoni (!), ed a quelli che arriveranno a darci fiducia, tanti lo so!
Patto per lo Jonio è all inizio del suo percorso. Porterà avanti le idee che avete conosciuto negli ultimi giorni, avrà una sede fisica, darà voce ai più, crescerà e coinvolgerà..questa sì, è una promessa!

Vittorio Sica

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