S. CATERINA JONIO – Ancora una presentazione di successo per il libro di Rossella Nasso dal titolo libro “Il nemico in comune. Non vivere per amare ma amati per vivere”. Questa volta la scrittrice, che con il libro lancia un appello alla prevenzione tumorale, è stata ospite del centro di aggregazione sociale Aps “I Gabbiani” di Santa Caterina Jonio. Nato per sensibilizzare le coscienze sulla prevenzione dell’HPV (il tumore femminile al collo dell’utero), il libro sta divenendo un inno alla vita, perché solo custodendola e amandola si può conservarla preservandola dai vari nemici. E le malattie, conosciute come cancro, o sconosciute come il coronavirus, sono tra questi. Moderati da Franco Polito, direttore di preserreedintorni.it, ai lavori hanno partecipato Gianni Aversa, presidente del centro; Maria Criniti, consigliera comunale e docente in rappresentanza del sindaco Francesco Severino; Maria Antonietta De Francesco, pedagogista e criminologa; Giuseppe Apostoliti, presidente Arci Calabria, che ha finanziato il progetto editoriale; Arturo Bova, ex consigliere regionale e già presidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta; Caterina Leto, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Badolato – Santa Caterina Jonio e la giornalista Vittoria Camobreco. Il dibattito ha inquadrato il sottotitolo del libro. Apparentemente una “massima egoistica”, esprime, invece, il senso di una generosità estrema perché solo amando se stessi è possibile stare bene con gli altri preservando la propria vita. Dagli interventi un appello comune: il comparto sanitario territoriale ha necessità di essere potenziato e non declassato; le eccellenze sul campo ci sono, ma spesso si trovano disarmate anche per i tagli alla sanità. Su tutto affiora l’idea della prevenzione come educazione. «Educare i ragazzi – è stato detto – significa portare la prevenzione anche sui banchi di scuola attraverso la storia raccontata, affinché conoscendola possano capire che non sono le malattie ad ucciderci ma i mancati screening. Solo rinforzando e non tagliando si può fare prevenzione che tanto occorre per non incorrere in malattie più gravi e onerose.
Carmela Commodaro

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