BELCASTRO –“Quando guardo con orgoglio e profondo senso d’appartenenza all’imponenza dei ruderi del Castello dei Conti d’Aquino, alle austere rovine della fortezza, la statua di San Tommaso, al borgo che sembra essere abbracciato dalla vallata, penso che Belcastro e la sua antica bellezza meritano di essere valorizzate. Solo attraverso il turismo l’economia del nostro borgo può essere risollevata e il silenzio delle case vuoto sarà sostituito da nuovi abitanti. Il concetto di “albergo diffuso” è nato per questo: si tratta una formula di ospitalità che prevede che gli ospiti alloggino in stanze o appartamenti ricavati nelle case di piccoli paesi, castelli, poderi, in contatto con la gente del posto, con le loro storie, la loro cucina, il loro artigianato. Belcastro ha le carte in regole per puntare su questo e noi ci stiamo già lavorando”. E’ quanto afferma il candidato sindaco della lista n.2 “Per Belcastro” Antonio Torchia che ha accompagnato nel centro storico il tecnico della società interessata ad investire nella ristrutturazione di 40 appartamenti nel corso di quella che la prima di una serie di visite propedeutiche all’avvio del progetto. “Tra i punti fondamentali del nostro programma proprio l’intento di costruire un paese migliore per i residenti rendendo appetibile la nostra attrazione turistica attraverso opportunità offerte per la riqualificazione del borgo – spiega ancora Torchia – mediate la ristrutturazione di 40 alloggi senza oneri per il Comune ma mediante la cessione del credito d’imposta, con la possibilità di creare lavoro per il nostro paese mediante l’affidamento dei lavori a ditte locali. Ricordiamo che c’è anche la possibilità di attingere ad un finanziamento di massimo 50 mila euro per il risparmio energetico. L’albergo diffuso quindi, può rappresentare un’opportunità non solo di sviluppo economico, ma anche culturale e sociale dei territori. E noi vogliamo coglierla”.

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