Un grande abbraccio, lungo un mese. Cinque settimane scandite dall’appuntamento del mercoledì con l’aperitivo offerto dall’equipe di educatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, operatori di prossimità del Centro Calabrese di Solidarietà che gestiscono il progetto “Tessere di Comunità”, finanziato dai fondi CEI 8×1000 di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace che ha come finalità l’affiancamento e il potenziamento del rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante. Nel cuore della pineta di Giovino, “Rinfresca lo stress” – nel villaggio educativo allestito nel Kiosko dalle 18 alle 10 – arriva domani al suo ultimo appuntamento. Dal 1 luglio è diventato un punto di incontro intergenerazionale poggiato sulle solide basi dell’accoglienza e del dialogo che, con semplicità e naturalezza, ha offerto a genitori e figli spazi per crescere insieme, sereni e solidali, consegnando strumenti per favorire la ricostruzione delle relazioni nelle comunità familiari. Nel corso delle settimane sono state sempre più numerose le famiglie che si sono lasciate conquistare e coinvolgere dalla professionalità e dal sorriso di Cristina Marino, Fabio Pirrotta, Rosa Fiore, Claudio Falbo, Annarita Simone, Andrea Barbuto, Angela Arone, Imma Mazzitelli, Serena Corrone, Consuleo Corabi, Emanuela Caloiero, Vittorio Marino e Kenia Maria Iglesia Vaillant. I momenti di confronto sono stati arricchiti anche dalla presenza, tra gli altri, dal dirigente del Centro di giustizia minorile competente per la Calabria Isabella Mastropasqua, dalla referente della Caritas diocesana, Antonella Prestia, dal direttore amministrativo del CCS, Vittoria Scarpino, e dalla vicinanza costante della presidente Isolina Mantelli. Nel corso degli incontri i genitori sono stati presi per mano e guidati nella lettura dei cambiamenti nel pensiero e consecutivamente nel comportamento tanto dei figli, sia piccoli che adolescenti. Su diversi livelli, a secondo dell’età, operatori e genitori hanno ragionato assieme sulle strategie educative da mettere in atto per favorire il cammino dei ragazzi verso l’autonomia, in particolare in termini di affetto, autorevolezza e incoraggiamento. In un altro contemporaneamente, erano gli adolescenti protagonisti di incontri che sebbene non programmati sono stati frutto di una esigenza nata spontaneamente, proprio grazie alla presenza di tanti ragazzi e ragazze che si sono lasciati coinvolgere da giochi pedagogici che miravano alla conoscenza reciproca, all’affermazione di sé e alla condivisione del vissuto, specie in riferimento alla pandemia. Gustoso il “contorno” offerto da Francesco Passafaro, che ha interpretato alcuni brani, più o meno famosi, relativi agli argomenti trattati con i genitori. È stato emozionante vedere come, dopo una discussione ricca di contenuti, le parole degli autori scelti dalla squadra di Tessere di comunità, risuonassero nella mente e negli occhi dei genitori, visibilmente commossi perché in fondo le parole degli autori descrivevano meravigliosamente le loro situazioni. Tra gli spazi più graditi dai più piccoli quello dedicato a

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