SQUILLACE – Come dice la canzone di Vasco Rossi, “ho perso un’altra occasione buona stasera”. Parole che, secondo il gruppo consiliare “Tuttinsieme per Squillace”, dovrebbe dire la maggioranza “CivitaSquillace”, guidata dal sindaco Pasquale Muccari. Il riferimento è all’ultima seduta del consiglio comunale svoltasi domenica sera. Per i consiglieri Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea «ancora una volta il sindaco, lui navigato politico, forse per accontentare i “falchi” della sua maggioranza, ha rifiutato una seria proposta di collaborazione che avrebbe portato l’intera opposizione a votare favorevolmente le pratiche all’ordine del giorno. Mentre a livello nazionale si tenta, in ogni modo, un serio accordo collaborativo tra maggioranza e minoranza, al nostro Comune viene mortificato ogni tentativo di cooperazione. L’argomento in discussione era l’approvazione del “Regolamento per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà” per i proprietari degli alloggi costruiti in alcune aree P.E.E.P. di Squillace lido. Sul punto, il capogruppo di “Squillace in movimento”, Annamaria Mungo, dichiara l’indisponibilità a votare sì perché la “pratica”, a suo dire, presentava delle illegittimità. Da subito, è apparso evidente che il sindaco intendesse andare fino in fondo. È stato allora che il nostro capogruppo, Oldani Mesoraca, richiamandosi allo spirito di collaborazione generale, nell’interesse dei cittadini e registrata la disponibilità del consigliere Mungo, ha proposto al sindaco di rivedere ed integrare l’intera pratica, secondo quanto emerso dal dibattito, rinviando la sua trattazione ad una prossima riunione, quando si sarebbe registrata certamente la piena unanimità sul voto favorevole. Vengono sospesi i lavori ma, purtroppo, al rientro in aula, viene comunicato che tutto restava com’era e si sarebbe andati al voto. Una posizione davvero incomprensibile, politicamente e tecnicamente, che ha obbligato tutti i consiglieri dell’opposizione a lasciare l’aula al momento della votazione. Una scelta dolorosa, come ha detto il consigliere Enzo Zofrea, perché non ci è stata data la possibilità di esprimere a pieno la nostra volontà. Com’era prevedibile, considerati i numerosi conflitti d’interesse dei consiglieri di maggioranza, approvata la delibera che riguardava le abitazioni costruite dall’impresa “Baiocco”, il sindaco ha dovuto ritirare una delle due pratiche, non avendo il numero legale, lasciando, quindi, delusi le diverse diecine di proprietari del complesso “Gatto” che aspiravano a diventare, anch’essi, proprietari della superficie su cui è stata costruita la loro abitazione». In apertura della seduta Mesoraca ha criticato l’operato del presidente del consiglio Paolo Mercurio perché, dopo tanti mesi, non ha ancora insediato la conferenza dei capigruppo e le commissioni permanenti e perché continua a convocare il consiglio nei giorni di festa. Mesoraca ha poi espresso stupore e rammarico perché il sindaco, a sei mesi dell’emergenza sanitaria, non ha fatto alcuna informativa ai cittadini sull’attività svolta per far fronte alle diverse necessità che in questi mesi, a causa del virus, sono emerse da parte delle famiglie, facendo riferimento alle donazioni in danaro, da parte dei cittadini ed ai buoni-pasto. Infine, ha chiesto come mai nessun intervento sia stato fatto per rinviare a fine anno il pagamento dei tributi comunali. «Ovviamente – commentano amaramente Mesoraca e Zofrea – tutte le domande sono rimaste senza risposte».
Carmela Commodaro