“Il ministro De Micheli ha segnato la fine dell’Alta Velocità nel Mezzogiorno. Ancora una volta, 10 milioni di cittadini italiani vengono tagliati fuori dalla modernità”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ha presentato una interrogazione al presidente del Consiglio Conte e al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti dopo la notizia dello stanziamento nel Decreto Rilancio di 40 milioni di euro per la progettazione e il potenziamento con caratteristiche di Alta Velocità di Rete (AVR) delle linee Salerno-Reggio Calabria, Taranto–Metaponto–Potenza–Battipaglia, Genova–Ventimiglia. “Allo stesso tempo – prosegue Wanda Ferro – sono stati destinati 380 milioni di euro per il progetto preliminare del Nodo di Verona Est nell’ambito della linea ferroviaria Alta Velocità – Alta Capacità Milano-Venezia”.
“L’Alta Velocità/Alta Capacità (AVAC) – spiega Wanda Ferro – è l’infrastruttura oggi percorribile a 300 km/h, domani con nuove generazioni di treni a 350 km/h, cioè l’Alta Velocità vera; mentre l’AVR è una rete in cui sono comprese sia le linee AVAC (quindi 300-350 km/h), sia le linee tradizionali in cui si fanno interventi per consentire la velocità a 200 km/h. Ciò significa, ad esempio, che a sud di Battipaglia, dato che non c’è traccia della Linea ferroviaria Alta Velocità – Alta Capacità, i lavori consentiranno ai treni di viaggiare a 200 km/h, mentre a Est di Milano verrà realizzata la seconda linea AVAC Milano-Venezia, quasi parallela alla linea Milano-Bologna, già realizzata”.
Per questo Wanda Ferro ha chiesto ai rappresentanti del governo “per quale motivo sia stata deciso il finanziamento della realizzazione di una linea Alta Velocità/Alta Capacità tra Lombardia e Veneto, riservando alle Regioni del Mezzogiorno un decimo dello stanziamento, 40 milioni di euro, per la realizzazione delle sole linee ferroviarie Alta Velocità di Rete”. Secondo Wanda Ferro è più opportuno “destinare lo stanziamento di quasi 380 milioni di euro per finanziare l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie nelle Regioni del Sud Italia e consentire la realizzazione di Linee ferroviarie Alta Velocità – Alta Capacità, colmando il divario infrastrutturale tra Nord e Sud”.