ROMA – Saltano i premi di mille euro per medici e infermieri, si abbassa la soglia di reddito per richiedere il ‘bonus vacanze’ ma arrivano i contributi a fondo perduto per le imprese e lo stop all’acconto Irap. Ecco le principali novità contenute nel ‘dl rilancio’, ex ‘dl aprile’, che il Consiglio dei ministri dovrebbe varare nel pomeriggio di oggi.
SALTANO PREMI MILLE EURO PER MEDICI E INFERMIERI
Nell’ultima bozza del decreto rilancio non c’e’ traccia della misura che prevedeva premi di mille euro al personale sanitario che e’ stato impegnato in prima linea nel corso dell’emergenza Covid. Sulla norma infatti si erano riscontrati problemi di copertura.
FONDO MANCATA TASSA SOGGIORNO COMUNI SCENDE A 100 MLN
Scende a 100 milioni di euro, invece che 200 come stabilito in precedenza, il fondo istituito per il ristoro parziale dei Comuni a fronte delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno in conseguenza dell’adozione delle misure di contenimento del Covid-19. È quanto si legge nella bozza del Dl Rilancio.
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO A PICCOLE IMPRESE
E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto “a favore dei soggetti esercenti attivita’ d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva” fino ai 5 milioni di ricavi che spetta se il fatturato di aprile 2020 e’ inferiore “ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019”. L’entita’ del contributo si calcola applicando una percentuale sulla differenza degli incassi pre e post covid: il 20% per i soggetti con ricavi non superiori a quattrocentomila euro; il 15 per chi fattura sopra i 400 mila e il 10 per cento oltre un milione di euro e fino a cinque milioni. Le risorse non saranno inferiori “a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche” e verranno accreditate direttamente dall’Agenzia delle entrate. Il contributo “non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi”.
ESENZIONE IMU IMMOBILI TURISMO, A COMUNI 158,7 MLN
Esenzione dalla prima rata 2020 dell’Imu per gli immobili del settore turistico, compresi gli stabilimenti balneari, termali, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventu’ e campeggi, “a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attivita’ ivi esercitate”. Lo stabilisce l’ultima bozza del Dl Rilancio che per il ristoro ai Comuni istituisce un fondo con una dotazione di 158,7 milioni di euro per l’anno 2020.
BONUS VACANZE, REDDITO FAMIGLIE SCENDE A 40MILA EURO
Scende a 40mila euro il reddito delle famiglie che potranno richiedere il Bonus vacanze. Lo stabilisce l’ultima bozza del Dl Rilancio, mentre nelle precedenti versioni si era passati da 35mila a 50mila euro di reddito Isee. “Per il periodo d’imposta 2020- si legge nella bozza- e’ riconosciuto un credito in favore dei nuclei familiari con Isee in corso di validita’, ordinario o corrente ai sensi dell’articolo 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013 n. 159, non superiore a 40mila euro, utilizzabile, dal 1 luglio al 31 dicembre 2020, per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonche’ dagli agriturismo e dai bed &breakfast in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e regionale per l’esercizio dell’attivita’ turistico ricettiva”.
Il Dl stabilisce anche che il credito e’ “utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare, e’ attribuito nella misura massima di 500 euro per ogni nucleo familiare. La misura del credito e’ di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona”.
STOP SALDO-ACCONTO IRAP PER IMPRESE FINO A 250 MLN
Le imprese, con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni, e i lavoratori autonomi, con un corrispondente volume di compensi, non sono tenute al versamento del saldo dell’Irap dovuta per il 2019 ne’ della prima rata, pari al 40 per cento, dell’acconto per il 2020. Lo prevede l’ultima bozza del decreto rilancio. La norma e’ “esclusa per le banche e gli altri enti e societa’ finanziari nonche’ per le imprese di assicurazione, le Amministrazioni e gli enti pubblici”. Rispetto alle vecchie bozze non c’e’ piu’ il requisito del calo dei ricavi del 33 per cento per usufruire dello sconto.
FONDO LIBRERIE, EDITORIA E MUSEI SALE A 210 MLN
Sale a 210 milioni di euro, mentre in precedenza era di 150 milioni, il Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonche’ dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Lo stabilisce l’ultima bozza del Dl Rilancio, che spiega: “Il Fondo e’ destinato altresi’ al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre”. Con uno o piu’ decreti del ministro per i Beni e le Attivita’ culturali e per il Turismo, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, si legge, “sono stabilite le modalita’ di ripartizione e assegnazione delle risorse, tenendo conto dell’impatto economico negativo nei settori conseguente all’adozione delle misure di contenimento del Covid-19”. Le spese effettuate con il Bonus vacanze “debbono essere sostenute in un’unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva, da un singolo agriturismo o da un singolo bed & breakfast. Il totale del corrispettivo- spiega la bozza- deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale”, mentre “il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator”. Il credito e’ fruibile “esclusivamente nella misura dell’80 per cento, d’intesa con il fornitore presso il quale i servizi sono fruiti, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 20 per cento in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte dell’avente diritto”. Lo sara’ rimborsato al fornitore dei servizi sotto forma di credito d’imposta “da utilizzare esclusivamente in compensazione”.