CATANZARO –  La diffusione del Covid-19 nel nostro Paese in poche settimane ha avuto un impatto pesantissimo sulla vita delle persone e sulle attività economiche. Le farmacie sono presidi sanitari rimasti sempre aperti, spesso anche con orari più ampi dei precedenti; hanno dovuto affrontare una pressione enorme da parte dei cittadini disorientati e spaventati dalle notizie preoccupanti relative al diffondersi della pandemia; si sono organizzate per dare risposte adeguate sia dal punto di vista dell’informazione/rassicurazione sia dal punto di vista della fornitura dei prodotti necessari ad affrontare il nuovo contesto. Una vera e propria forma di resistenza, come testimoniano quattro farmacisti del territorio di Catanzaro di cui riportiamo una riflessione. “Pensiamo alla richiesta di gel disinfettanti e mascherine che, nella prima fase della diffusione del virus, ha creato vere e proprie situazioni di panico, mettendo in forte difficoltà i farmacisti e costringendoli a mettere in campo tutte le possibili soluzioni per dare una risposta efficace – afferma Enzo Defilippo, presidente di Federfarma Catanzaro -. Le farmacie sono in grado di garantire un servizio completo, pur in condizioni operative che sono tuttora difficili soprattutto per la necessità di garantire la sicurezza degli utenti e degli operatori delle farmacie. Questo sconvolgimento che si è abbattuto sul settore porterà una serie di cambiamenti che avranno comunque un impatto rilevante sull’attività delle farmacie e che si possono articolare su due fasi. La prima è la cosiddetta fase 2, la ripresa, la riapertura di almeno una parte delle attività imprenditoriali/lavorative/sociali, in cui l’attività delle farmacie continuerà a svolgersi prevalentemente con le modalità attuali. Sarà necessario continuare a garantire il rispetto del distanziamento sociale e delle altre misure di sicurezza, a partire dalla disponibilità di mascherine e altri dispositivi di protezione per gli operatori e per i cittadini e dei parafiato. Altro aspetto fondamentale, quello della sanificazione degli ambienti, che le farmacie, come gli altri esercizi, dovranno garantire in modo continuativo”. “La vita di noi farmacisti è cambiata, stiamo cercando di affrontare nel modo migliore e nel modo più competente possibile l’emergenza covid 19”, afferma Vitaliano Corapi, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Catanzaro che opera nel territorio di Chiaravalle e si è trovato ad affrontare l’emergenza della Casa di cura per anziani “Domus Aurea”, alle prese con 66 anziani positivi. “Ci siamo ritrovati tra gli unici a prestare servizio in un territorio isolato – afferma ancora -. Siamo in situazione d’emergenza adoperiamo tutti i mezzi a nostra disposizione, a partire dalle tutte le misure di contenimento e distanziamento e installando le barriere protettive in plexiglass. Abbiamo chiuso un accordo con il Comune per la consegna domiciliare dei farmaci, abbiamo al nostro fianco i volontari: affrontiamo tutto con molto coraggio e sacrificio”. “Le Farmacie, nell’emergenza sanitaria stanno dando ancora una volta prova di grande professionalità, dedizione al lavoro, spirito di sacrificio, continuando ad erogare il servizio in condizioni di estremo disagio, ma sempre garantendo la salute pubblica e dando risposte concrete e valide soprattutto alle persone più fragili e in difficoltà – afferma Maria Cristina Murone, rappresentante FederFarma Sunifar -. Voglio sottolineare l’encomiabile lavoro svolto dalle farmacie rurali che sul territorio spesso rappresentano l’unico riferimento sanitario sempre accessibile ad una popolazione che, soprattutto in questo periodo di emergenza covid, è sempre più disorientata e spaventata anche per il futuro che ci aspetta. Tutte le farmacie della provincia di Catanzaro stanno facendo e faranno l’impossibile per fronteggiare questa emergenza sanitaria, ma è altrettanto vero che le piccole farmacie che operano in territori disagiati stanno realizzando veramente miracoli. Abbiamo cercato sin da subito di garantire il servizio ai massimi livelli; a battenti chiusi o a battenti aperti disciplinando gli accessi in farmacia; rafforzando le misure di igiene degli ambienti; nonostante il notevole caos nell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione, ci siamo attrezzati, al fine di contenere il contagio da coronavirus, con barriere di protezione in plexigas, mascherine, visiere, guanti, gel alcolici disinfettanti. Abbiamo incentivato la consegna dei farmaci a domicilio per i soggetti più a rischio, abbiamo attivato azioni sinergiche con i medici di medicina generale, con i distretti sanitari e i presidi ospedalieri recependo e diramando puntualmente tutte le indicazioni pervenuteci dalle competenti autorità. Le Farmacie rurali si adoperano per essere risorsa oggi e domani del sistema sanitario nazionale”. “Nonostante le misure eccezionali per fronteggiare l’emergenza sanitaria le farmacie italiane sono rimaste aperte per garantire un servizio essenziale ed insostituibile – afferma Stefano Raspa, segretario di Federfarma Catanzaro -. Ci siamo adeguati alle indicazioni fornite dalle disposizioni regionali e, dove è stato possibile, stiamo operando anche a battenti chiusi, affrontando nuove difficoltà operative, ma soddisfacendo alle necessità dei cittadini. Penso che la situazione abbia stravolto il tradizionale sistema di lavoro che, da sempre, ci ha contraddistinto ma, attingendo alle nuove e moderne tecnologie digitali, riusciamo a svolgere a pieno la nostra professione, cercando di ridurre al minimo il rischio di contagio, sia del personale che delle persone che devono necessariamente recarsi in farmacia. Fondamentali sono stati la collaborazione e il contributo di associazioni di volontariato, che hanno messo a disposizione dei cittadini il servizio di consegna a domicilio dei farmaci. Continueremo ad operare in prima linea, consapevoli che dovremo convivere a lungo con alcune norme restrittive di prevenzione e che passerà ancora molto tempo prima di un ritorno alla normalità”.

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