STALETTÌ – «In questo tempo particolare, di prova, dove tutto si è fermato dinanzi ad un virus che non risparmia nessuno, Tempo davvero dove l’ uomo, nel silenzio della coscienza, vuole meditare, vuole interrogarsi, una luce oggi si leva, una luce oggi vuole illuminare la nostra vita, le nostre vite, le nostre strade, le nostre comunità, le nostre famiglie, il mondo intero. È la luce del Risorto, è la luce del Vivente, è la luce della speranza che ha un nome, è una persona viva Gesù di Nazareth, che attraverso la Risurrezione vuole dirci che è con noi, che è morto ed è risorto per noi, per darci la vita vera». È stata un’omelia particolarmente intensa quella che l’arciprete don Roberto Corapi ha fatto durante la celebrazione della messa di Pasqua a Stalettì. In una chiesa vuota, presenti comunque gli amministratori comunali locali con il sindaco Alfonso Mercurio, don Roberto ha celebrato in streaming, grazie al collegamento sui social, dove la celebrazione è stata seguita da centinaia di fedeli. «Con il Risorto – ha detto don Roberto – voglio salutare tutti voi che ci seguite da casa, il sindaco Alfonso Mercurio e gli amministratori, che rappresentano tutti voi, con loro tutti voi siete presenti qui in questa bella celebrazione eucaristica a porte chiuse. Oggi è Pasqua, che significa passaggio dalla morte alla vita, e in questo passaggio, Gesù che risorge deve spazzare via questo virus, Lui che tutto può. Quindi, a voi tutti voglio dire: coraggio, forza, supereremo con la nostra bella fede questo momento di prova. Coraggio, o uomo, con Dio faremo cose grandi e anche se non abbiamo vissuto quest’ anno i riti molto belli della settimana santa, noi da casa, abbiamo voluto offrire tutto a Dio, a Gesù, allo Spirito Santo, a Maria Addolorata. Vedete, ve lo dico col cuore, tutti noi abbiamo pregato, da casa, e lo faremo ancora, rispettando tutto quello che ci viene detto; sì, vogliamo impegnarci, è una promessa che facciamo oggi in questo giorno di Pasqua, vogliamo tutti fare la nostra parte per proteggere e proteggerci da questo male». «Perché cercare tra i morti colui che è vivo – ha proseguito il parroco – Gesù è Risorto, è con noi, cammina con noi ogni giorno. Via perciò le tenebre del peccato e della paura, via il pessimismo, via tutto ciò che ci porta ansia e insicurezza, via entra la luce in noi, la luce della speranza che non deve morire mai. Il Risorto ha fatto una promessa, il terzo giorno risorgerò. Confidiamo in Lui, è stato proprio così. Anche noi risorgeremo come comunità, come Calabria, come Italia, risorgeremo quando tutte queste restrizioni sociali finiranno. Risorgeremo da tutto ciò e torneremo più forti di prima. Valorizzeremo di più il tempo per stare insieme e il tempo per condividere con l’ altro tutto, sia le cose belle, sia quelle meno belle». «Carissimi figli miei – ha poi affermato don Roberto – coraggio allora, forza nel Risorto, col Risorto. Vedete tutto dobbiamo sapere interpretare nella vita, anche questo segno negativo che certamente rimarrà non soltanto scritto nei libri di storia, ma rimarrà scritto nei nostri cuori ed imparare così davvero ad amarsi e accontentarsi per poco. Carissimi, sono stati giorni di grande dolore, di attesa, ma di speranza. Speranza in Gesù che vuole bene a tutti noi. Ancora mi ritornano in mente tutte quelle bare, portate dai soldati e stamattina come non pregare per tutti quei morti, persone che sono morte da sole, senza la vicinanza fisica di familiari. Voglio ricordare tutti questi morti di coronavirus, i tanti medici, infermieri e sacerdoti che hanno dato la vita per loro, a servizio fino alla fine. Voglio ringraziare infine, tutto il personale medico che lavora h24 in tutto il mondo, le forze dell’ ordine e tutte quelle persone che ci stanno proteggendo e aiutando in questo momento di dolore. Allora oggi, via il dolore, non fermiamoci al Venerdì Santo, dove muore Gesù, ma guardiamo con fiducia, con speranza al futuro, però lo ripeto, insieme ognuno con il suo ruolo bello e con la sua missione di amore. Guardiamo oltre, oltre quella tomba, per di più vuota, c’è il Risorto, non è qui è Risorto, Gesù è vivo, Gesù è con noi, Gesù è la luce per il nostro cammino, Gesù è la nostra salvezza. Vi prego oggi l’ uomo deve ritornare a Dio, perché è così, noi siamo impotenti dinanzi a tutto, e lo stiamo sperimentando, che possiamo fare dinanzi ad un virus feroce e tremendo? Senza Dio, nulla passiamo fare, con Dio tutto e sono certo che Dio, Gesù, il Risorto, certamente illuminando la mente dell’ uomo e della scienza, troverà un vaccino che distruggerà definitivamente il coronavirus». «Dobbiamo essere certi, carissimi fratelli e sorelle – ha concluso don Roberto – Gesù può tutto. Continuate a pregare vi prego da casa ancora, e state certi che Dio, a Lui tutto è possibile, ci libererà da tutto ciò. Questo è l’ augurio per tutti voi, per i giovani, i bambini, gli ammalati, a tutti voi giungi il mio augurio di speranza e di Luce, di una buona Pasqua nel nome del Signore Risorto».

Carmela Commodaro

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