La solidarietà non si affievolisce, anzi viene potenziata in questi momenti di emergenza sanitaria per il coronavirus. È il caso della Fondazione Città Solidale Onlus, organismo operativo dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, che continua ad offrire i suoi servizi di assistenza sociale alle persone meno abbienti e in condizioni di fragilità potenziando le sue attività.
Diciotto le strutture residenziali (tutte autorizzate al funzionamento dalla Regione Calabria ed iscritte all’albo delle strutture socio-assistenziali) nelle quali Città Solidale, in un clima assolutamente familiare e fraterno, continua a dare ospitalità a minori, donne, adulti italiani e stranieri. Tutte persone che, nel rispetto dei decreti governativi, stanno rigorosamente all’interno delle strutture h24, sostenuti dagli operatori socio-assistenziali (anche socio-sanitari) che armonizzano le diverse esigenze e garantiscono un clima affettivamente caldo e sereno e molteplici attività interne.
È da evidenziare la possibilità per i senza fissa dimora di essere accolti, al centro di Catanzaro, alla “Tenda di Mamre”, struttura che accoglie fino a 10 persone segnalate ed affidate per lo più dai Servizi Sociali del Comune di Catanzaro, con il quale la Fondazione ha un rapporto di convenzione. Inoltre, la Fondazione continua ad assicurare, anche in questo periodo di emergenza, la distribuzione di pacchi e generi alimentari a famiglie povere (anche nella zona Centro di Catanzaro), grazie a quanto concesso e distribuito dal Banco Alimentare.
La Fondazione, inoltre, a fronte di tante emergenze e continue segnalazioni anche da parte delle Forze dell’Ordine, sta facendo il possibile per garantite pasti e ulteriori posti letto a chi non ha una casa, rispettando le direttive di sicurezza. La struttura denominata “Oasi di Misericordia”, sita anch’essa a Catanzaro, e voluta sin dall’anno dell’ultimo Giubileo dall’arcivescovo Bertolone, si sta rivelando quanto mai necessaria e, dunque, una felice intuizione. Anche questa casa accoglie fino a 10 persone contemporaneamente. È noto che il servizio di accoglienza prevedeva solo ospitalità per la mensa serale e per la notte ma, da sabato 21 di questo mese, il servizio è stato potenziato (anche nel numero degli operatori impegnati) e garantisce ormai assistenza ed accoglienza h24, anche per evitare che gli ospiti, di giorno, siano costretti a vagare per le strade della città venendo meno alla chiara disposizione di ‘stare in casa’. L’Oasi di Misericordia continua a garantire inoltre il servizio di distribuzione pasti nella zona sud di Catanzaro. Fino alla settimana scorsa si distribuivano circa 60 pasti a persone che si ritrovano ormai abitualmente in alcuni incroci e punti strategici ed anche a diversi nuclei familiari, a domicilio. Dal 21 marzo, i pasti sono aumentati e raggiungono circa le 75 unità. È stato possibile attivare il potenziamento del servizio grazie ad un aiuto dell’arcivescovo Bertolone che, per questo tempo di emergenza, ha messo a disposizione una somma aggiuntiva per far fronte alle spese necessarie a garantire la presenza h24 di operatori esperti ed anche l’aumento del numero dei pasti. Per il resto, la Fondazione, che opera in questo settore con l’ausilio della Cooperativa ‘Tra Cielo e Terra’ e l’‘Associazione Spazio Aperto’, può fare affidamento sul sostegno del Comune di Catanzaro, Politiche Sociali, con il quale, anche per questo servizio, ha un rapporto di convenzione.
Nei giorni scorsi, la Fondazione – a nome dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace – ha anche risposto all’appello della Caritas Italiana: in caso di aggravamento della situazione di emergenza mettere a disposizione strutture pronte per l’accoglienza di personale sanitario che dovesse essere eventualmente impiegato nel territorio della Provincia di Catanzaro. È stata data la disponibilità di due confortevoli strutture, una sita nel capoluogo e l’altra in un comune limitrofo, che potrebbero accogliere appunto medici ed infermieri.
Carmela Commodaro