SQUILLACE – Le donazioni di sangue sono in calo, ma in questo periodo di emergenza ce n’è più bisogno. Lancia l’appello a donare il sangue la presidente della sezione Avis comunale di Squillace, Barbarina Cristofaro, secondo la quale «è un momento delicatissimo per il sistema trasfusionale». «A causa dell’emergenza epidemiologica legata al Covid-19 – afferma – si registra una generale riduzione delle presenze dei donatori nelle sedi di raccolta del territorio nazionale. È bene precisare che il Ministero della Salute riconosce ai donatori la possibilità di andare a donare, includendo tra le “situazioni di necessità” anche la donazione di sangue. Lo stabilisce infatti la circolare del 10 marzo della direzione generale della prevenzione sanitaria. Da segnalare a tal proposito il simpatico hashtag #escosoloperdonare ideato da Avis nazionale che sta spopolando sui social network e che invito tutti i nostri donatori a condividere. Anche il presidente Avis nazionale, Gianpietro Briola, precisa che il sistema trasfusionale è sicuro aggiungendo che oggi più che mai vi è bisogno di sangue. Come dargli torto? Basti pensare ai malati cronici (talassemia, leucemia, ecc.) oltre che alle trasfusioni necessarie per gli interventi chirurgici». La presidente Cristofaro, inoltre, rende noto che «per quanto concerne l’attività di Avis Squillace, tutte le donazioni vengono svolte nell’assoluto rispetto delle misure di sicurezza disposte dal Centro Nazionale Sangue. Quanto all’organizzazione logistica della raccolta, al fine di evitare assembramenti negli spazi comuni, il numero degli accessi è programmato in base all’orario già in fase di chiamata dei donatori. Una volta sul posto, il protocollo prevede la misurazione della temperatura corporea e il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro tra i presenti». Francesco Manoiero, amministratore dell’Avis Squillace, afferma poi che «in questo particolare momento di emergenza nell’ultima settimana (due donazioni tra borgo e frazione marina) i donatori squillacesi hanno vinto la paura dimostrando non soltanto fiducia nel sistema trasfusionale ma soprattutto un grande senso della solidarietà e di questo non possiamo che andarne fieri. Nelle prossime settimane attendiamo con egual fiducia la risposta dei donatori dei comuni viciniori (Amaroni e Stalettì) che ormai da anni rispondono presente alla chiamata di Avis Squillace. Non appena la situazione si sarà normalizzata, Avis renderà il giusto tributo all’opera dei donatori in occasione della cerimonia del 25° anno dalla fondazione, originariamente prevista per il 7 marzo ma rinviata proprio per le disposizioni di contenimento della situazione epidemiologica previste dal Dpcm del 4 marzo».

Carmela Commodaro

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