“Essendoci dei dubbi interpretativi sulla portata applicativa della norma introdotta nel decreto milleproroghe attraverso un emendamento ‘last-minute’, ritengo che l’amministrazione di centrosinistra avrebbe dovuto salvaguardare l’interesse primario all’esercizio del voto, anziché barricarsi nel palazzo per continuare ad esercitare il potere senza alcuna legittimazione democratica”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Filippo Pietropaolo. “Il presidente facente funzioni avrebbe dovuto procedere all’allestimento dei seggi già da venerdì, quando ancora il ‘milleproroghe’ non era stata pubblicato. La sua inerzia rivela una vera e propria macchinazione di palazzo per impedire lo svolgimento delle elezioni convocate per il 2 marzo. Non c’è altro ragionevole motivo per cui un tema così delicato – che riguarda l’espressione democratica del governo dei territori – sia stato regolato non con una legge mirata e organica, ma con un emendamento infilato come un trojan nello sterminato elenco di disposizioni del ‘milleproroghe’, e il cui unico carattere di urgenza sembra essere quello, tutto politico, di impedire ai sindaci del centrodestra di esprimere un nuovo presidente. Per questo condivido e sostengo la protesta dei sindaci che denunciano l’illegittimo cambiamento delle regole in corsa, e rivendicano il diritto di scegliere il nuovo presidente dell’ente intermedio”.