Avrà inizio il prossimo 6 aprile nell’aula bunker di Catanzaro l’udienza preliminare a carico di 37 persone coinvolte nell’indagine della Dda di Catanzaro denominata “Prisoner’s tax”, letteralmente “la tassa dei prigionieri”, o, in questo caso, a favore dei detenuti.
La denominazione nasce dal fatto che la maggior parte dei proventi dello spaccio gestito dalla cosca Procopio-Mongiardo, che domina sul territorio di Soverato, era destinato al mantenimento dei componenti del gruppo criminale detenuti. Le accuse, a vario titolo contestate, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’essere composta da più di dieci associati e da soggetti dediti all’uso di sostanze stupefacenti; detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Cocaina, marijuana e hashish erano le sostanze stupefacenti che in ingenti quantità venivano immesse sul mercato dalla cosca. La richiesta di rinvio a giudizio degli imputati è stata firmata dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Capomolla e dal sostituto Debora Rizza. (ANSA).