In occasione della ricorrenza di Nostra Signora di Lourdes, ieri il Santo Padre si è rivolto come di consueto ai malati, ai poveri, agli esclusi, a tutti coloro che “si piegano sotto un fardello”, nonché ai loro accompagnatori e al personale sanitario. E ieri, “Giornata mondiale del malato”, i centri diurni per disabili Cassiodoro, a Squillace Lido, e Minozzi, a Catanzaro, gestiti da Fondazione Città Solidale onlus, sotto la guida di padre Piero Puglisi, hanno voluto pregare Gesù, il Salvatore, che rivolge l’invito agli ammalati e agli oppressi, ai poveri che sanno di dipendere interamente da Dio e che, feriti dal peso della prova, hanno bisogno di guarigione. «Ospiti, operatori, familiari, volontari – si legge in una nota – hanno voluto invocare la sua misericordia, la sua presenza ristoratrice perché egli ha occhi che vedono, che si accorgono, perché guardano in profondità, non corrono indifferenti, ma si fermano e accolgono tutto l’uomo, ogni uomo nella sua condizione di salute, senza scartare nessuno, invitando ciascuno ad entrare nella sua vita per fare esperienza di tenerezza». L’invito di padre Piero è stato quello di aprire il cuore e di accogliere l’amore ristoratore di Gesù. Un invito accolto da tutti, perché la malattia non colpisce solo il corpo ma anche l’anima e ognuno, a proprio modo, ha bisogno di ristoro. Subito dopo il commento al Vangelo, padre Piero ha unto i presenti con la manna di San Nicola, acqua che fuoriesce miracolosamente dalle ossa del Santo e che produce consolazione, dà forza e, in tanti casi, genera guarigioni fisiche e interiori. Il momento di preghiera è stato arricchito dalla presenza di sei seminaristi invitati a svolgere nelle strutture alcune giornate di servizio, che hanno arricchito la liturgia con canti e preghiere. L’occasione, inoltre, è stata valorizzata per vivere un momento di fraternità, subito dopo la preghiera. Non sono mancati giochi, balli e prelibatezze culinarie per coronare la gioia di stare insieme e per festeggiare con un taglio della torta i due anni dall’apertura del Centro Cassiodoro di Squillace Lido, che ha visto la sua nascita proprio nella “Giornata del malato”, a simboleggiare l’opera e il servizio che la Fondazione si impegna a svolgere ed offre fattivamente sul territorio. Una data, quella dell’11 febbraio, ricca di significato per chi opera da anni con i “malati” del corpo e dello spirito e che in essi trova il reale e profondo compimento della propria mission.
Carmela Commodaro