La Segreteria Provinciale del MSI-Fiamma Tricolore, a seguito di quanto segnalatoci dal nucleo dei militanti missini locali, interviene a chiedere diretti chiarimenti al Sindaco di Soverato in merito ai lavori lungo il Corso Umberto.
Egregio Signor Sindaco,
in premessa Le confessiamo che non ci piacciono e non abbiamo mai condiviso gli interventi che la sua amministrazione ha intrapreso sia sul “vecchio” tratto del Lungomare, in pratica nel tratto tra i due “gazebo”, che quelli per la pedonalizzazione del Corso. Ma tant’è! Ormai ce ne siamo fatti una ragione ed il tempo darà poi distribuirà meriti e demeriti a chi li avrà.
Quello che invece non può essere lasciato al libero arbitrio di ciascuno, tra dubbi ed interpretazioni, è il dettato normativo relativo al superamento delle barriere architettoniche ai sensi del DPR n° 503 del 24 luglio 1996 e di tutte le altre normative richiamate nella missiva, datata 20 gennaio 2020, inoltratole dall’Associazione Disabili Visivi Onlus, assieme a diversi allegati, che impone la presenza di determinati accorgimenti e segnalazioni a tutela dell’incolumità fisica dei soggetti con disabilità, ivi comprese quelle senso-percettive, e dell’eliminazione delle relative barriere architettoniche.
Tanto non è stato previsto nei lavori che finalmente, almeno così pare, stanno per completarsi nel tratto di Corso Umberto in cui è prevista l’inibizione al traffico veicolare. Non sappiamo se tutto ciò sia dovuto ad una malintesa interpretazione della norma o, peggio ancora, di una ignoranza della stessa, ma quel che è certo e che le proteste di qualche Cittadino prima e l’intervento dell’Associazione poi dovrebbero ricondurre Lei – che resta comunque il responsabile primo di qualsiasi accidente dovrebbe occorrere a causa della mancanza degli accorgimenti richiesti dalla normativa, e ciò anche a distanza di anni dalla esecuzione dell’opera – ed i progettisti – che a nostro modesto giudizio, supportato però da quelli di tecnici esperti nello specifico settore nonché da quanto fornito dalle associazioni specializzate ed istituzionali, hanno commesso un grave errore progettuale non prevedendo quanto richiesto dalla legge – a riconsiderare immediatamente il tutto ed intervenire a sanare la situazione prevedendo e facendo installare tutti i necessari strumenti – in primis i loges, poi gli interventi sugli scivoli che non sono a raso e sono sprovvisti di corrimano e poi tutto quanto altro previsto – che permetteranno ai cittadini disabili di vivere compiutamente la Città, anche in considerazione del fatto che Soverato ambisce ad attrarre un sempre maggior numero di turisti e deve necessariamente puntare alla qualità delle strutture e dell’agibilità dei luoghi anche per quella fetta di popolazione che purtroppo ha problemi di deambulazione più acuiti.
Allora, caro Sindaco, intervenga al più presto – il che significa anche risparmiare rispetto alla installazione, per esempio, dei loges (piastrelle in pietra con delle righe direzionali che danno indicazioni al non vedente sulla direzione da prendere) più economica se fatta in via di lavorazione piuttosto che se fatta successivamente alla installazione delle piastrelle normali, che dovranno poi essere rimosse e sostituite con quelle “speciali” – e lo faccia avvalendosi dei consigli, offertigli gratuitamente, sia dei tecnici dell’Associazione dei Disabili che di tecnici locali di provata esperienza, e che potremmo riportarle anche noi laddove in precedenza non sia stato attento a quanto giuntole personalmente attraverso i più utilizzati mezzi di comunicazione. Si eviteranno così contenziosi legali e possibili strascichi giudiziari, così come previsti dalla Legge 67/2006, nonché cattive figure e pessime pubblicità legate al passaparola che è forse la più potente macchina pubblicitaria che la nostra terra possiede in campo turistico.
Lorenzo SCARFONE
Segretario Provinciale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore