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SQUILLACE – Cattedrale gremita, a Squillace, ieri, per un evento importante per l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. L’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone ha ordinato due nuovi sacerdoti e sette diaconi, di cui uno permanente. Sono stati ordinati presbiteri Paul Tekilazaya Malemba e Jean Marie Tshimanga Mulumba, della congregazione dei “Missionari Servi dei Poveri”, stessa famiglia religiosa a cui appartiene l’arcivescovo Bertolone, che presta servizio pastorale nella basilica santuario “Madonna di Porto” di Gimigliano. Dei sette diaconi, sei hanno espletato la formazione nel Seminario regionale “San Pio X” di Catanzaro. Si tratta di Francesco Buccafurri, della parrocchia “Santa Maria del Carmelo” di Sersale, Francesco Pasquale Pilieci, della parrocchia “Santa Maria delle Nevi di Girifalco, Carmine Pullano, della parrocchia “Santa Maria Maggiore” di Taverna, Salvatore Varano, della parrocchia “San Giovanni Battista” di Borgia, Brunello Gallace, della parrocchia “Maria SS. della Consolazione di Brognaturo e Julio Cesar Rivera Sanchez, della parrocchia “San Nicola di Bari” di Cardinale. Mario Arcuri, diacono permanente, ha espletato la propria formazione nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Catanzaro. È stato un forte momento di fede che ha visto la presenza delle famiglie dei nuovi ordinati, delle comunità parrocchiali di appartenenza, di rappresentanti del Seminario Teologico Calabro “S. Pio X”, della comunità della congregazione dei “Missionari dei Servi dei Poveri” e della comunità diocesana tutti uniti nel cammino pastorale dei candidati, oltre a diverse autorità civili. Nell’omelia l’arcivescovo ha affermato che «oggi siete qui a confermare il vostro “sì” al Signore e alla Chiesa». «Una giornata di gioia – ha proseguito – e la gioia è proprio una dei temi caratteristici dell’Avvento e della vita cristiana. La gioia è il frutto della nostra unione con Dio». Mons. Bertolone ha sottolineato il grande ministero del prete e del diaconato prima del sacerdozio. «Essere preti tra i Servi dei Poveri poi – ha rimarcato il presule – comporta un’ulteriore missione specifica. Mi rivolgo a tutti i sacerdoti, non solo ai nuovi ordinati: alimentate la vostra vita ministeriale con la preghiera; nessuno sia escluso dal vostro cuore; infiammate di vita il vostro sacerdozio; avviate relazioni vere con tutti. Ma al primo posto, mettete l’umiltà, che è la virtù delle virtù. Siate sempre innamorati di Cristo».

Carmela Commodaro

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