“Siamo uomini e donne, precari a tutti gli effetti utilizzati dalla Regione come tirocinanti per l’Istruzione (MIUR). Inoltriamo ancora appello per la ripresa delle attività nella speranza che il nostro grido di aiuto non rimanga nuovamente inascoltato. Dalla regione non c’è notizia sulla ripresa delle attività e di conseguenza del servizio (ad oggi manca anche la pubblicazione della graduatoria) che viene ormai ritardato da giorni causando disagi insormontabili nelle istituzioni scolastiche e lasciando noi padri e madri di famiglia in una situazione di esasperata incertezza e pertanto senza sostegno economico. Il servizio è quello di assistenza ai disabili nelle scuole con attività concretizzate al favorire una relazione educativa atta a coinvolgere i minori nella loro totalità”. Siamo persone, uomini e donne, madri e padri (molti delle quali over 50) la cui dignità non deve essere lesa ma sostenuta da iniziative valide in termini di prospettive di lavoro future per noi e per i nostri figli.