Un anticipo di primavera sulle colline del “Greco rosso” di S.elia di Pentone. La consueta passeggiata del sabato pomeriggio organizzata dal “Gruppo Trekking Sant.Elia – Pentone”, che si tiene ormai da diversi anni e che di volta in volta attira sempre più partecipanti provenienti dal catanzarese e da altre province, ha come obiettivo quello di far conoscere e riscoprire le bellezze naturalistiche e storiche del territorio presilano. Accompagnati da una piacevole brezza, con una vista mozzafiato, lo scorso sabato gli escursionisti – tra cui ci sono esperti del territorio e della sua storia – hanno percorso il sentiero del vino, conosciuto come strada “Ceresia”, riportato alla luce dopo oltre mezzo secolo. Grazie alla segnalazione del gruppo sportivo, l’amministrazione comunale ha eseguito l’intervento di recupero. Il sentiero ripristinato unisce attraverso i colli la frazione di S.Elia a località Termine ed a Pentone, raccordandosi al percorso della processione della Madonna di Termine. Fino a molti anni fa, infatti, era questo il sentiero che la tradizionale processione settembrina percorreva. “Il sentiero del vino – ha dichiarato il fondatore del gruppo sportivo, Michele Tallarico –attraversa le lussureggianti colline di S.Elia di Pentone, crocevia un tempo per l’economia rurale. La strada, in parte delimitata da muri a secco, attraversa un territorio che un tempo era ricco di vigneti del rinomato Greco Rosso e di castagneti; su di esso transitavano anche i muli con il carico di neve provenienti dalla Sila e diretti a Catanzaro”. Un’area strategica che attraverso diversi interventi l’amministrazione comunale sta valorizzando, ricca di prodotti, bellezze e tradizioni. Non tutti sanno che già nel 1700 il vino rosso Greco di S.Elia era conosciuto in Europa e rinomato per la sua prelibatezza, dando lustro all’intera Calabria. “Il turismo naturalistico, esperienziale e religioso – ha dichiarato l’assessore al Turismo, Giuditta Mattace – è quanto ci impegna da alcuni anni. Lavoriamo per valorizzare la Presila catanzarese attraverso il recupero ambientale e le tradizioni, puntando sulle sue bellezze e peculiarità. Ringraziamo in particolare il gruppo sportivo di S.Elia per la promozione sportiva e turistica che realizzano, che ci ha permesso di far riscoprire emozionanti storie e bellezze. Auspichiamo – ha concluso la Mattace – che questi sentieri fungano da volano per il rilancio dell’economia agraria e turistica anche della Sila, stante gli scenari ormai globalizzati”.

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