In relazione alla dichiarazione di decadenza dalla carica di Sindaco di Satriano del Dott. Teodoro Aldo Battaglia, pronunciata recentemente dal Tribunale di Catanzaro, perché in palese contrasto con le disposizioni contenute nel Testo Unico degli Enti Locali, appare opportuno compiere un’importante analisi.
Innanzitutto, di tale risultato c’è poco di cui gioire, non è la vittoria o la rivincita di nessuno, ma ha, invece, il sapore di un’amara sconfitta per tutta la nostra comunità, la quale, si trova a dover fare i conti con un tema, che non c’entra nulla con la politica, a differenza di quanto si vuole far credere, che potrebbe pregiudicare fortemente, a discapito della collettività e sotto molteplici profili, la trasparenza dell’azione amministrativa, nonché favorire l’insorgenza di situazioni di conflitto d’interessi.
La “ormai” famosa Incompatibilità è un importante istituto previsto dal nostro Ordinamento Giuridico, quale strumento posto a tutela della democrazia.
Tale importante istituto è stato previsto dal legislatore proprio per evitare l’insorgere di conflitti di interesse potenzialmente dannosi per l’amministrazione della cosa pubblica.
L’inosservanza del Testo Unico degli Enti Locali da parte del Sindaco di Satriano, Dott. Teodoro Aldo Battaglia, riguardo all’art. 63 comma 1, n.4, che stabilisce che“Non può ricoprire la carica di Sindaco, colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo con il comune”, non deriva da un “semplice” contenzioso civile (con cui, secondo la normativa vigente, si pregiudicherebbe comunque l’interesse pubblico), ma deriva da due contenziosi civili di rilevanza pubblica, in cui il Sindaco è parte processuale in qualità di geologo progettista.
Processi che hanno significativi risvolti sulla comunità locale, avendo al centro il venire meno di un’ingente opera pubblica, costata € 1.800.000,00 e le cui responsabilità devono obbligatoriamente e celermente essere accertate nel più breve tempo possibile.
Alla luce di tale riflessione, è certamente strumentale attribuire l’iniziativa del ricorso proposto dinanzi al Tribunale di Catanzaro, a mere questioni politiche o a qualsivoglia ritorsioni di sorta, cosi come pure è stato affermato, ed è, secondo la mia personale opinione, offensivo nonché lesivo della dignità dei Satrianesi affermare che l’iniziativa popolare intrapresa, di cui il sottoscritto insieme a tanti altri è firmatario, sia rivolta contro i cittadini del Comune di Satriano.
In qualità di consigliere comunale del gruppo di minoranza “Nuovamente Satriamo”, ho il dovere di difendere la trasparenza nell’interesse incondizionato di tutti i miei concittadini.

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