All’IIS Guarasci – Calabretta con gli alunni dell’indirizzo ITE Calabretta nella settimana dedicata alla riflessione contro la violenza alle donne, si è parlato di violenza di genere, di rapporti violenti, di amori malati. Gli alunni di 3A turismo , 3A A.F. e marketing e 4A turismo hanno affrontato con la biblioteca delle Donne l’argomento commentando un filmato proposto dalla stessa associazione. La riflessione degli alunni e delle alunne è ricaduta sulla comunicazione di oggi fatta solo da relazioni via web o attraverso i social. Questo tipo di chiusura davanti ad uno schermo procura l’incapacità di creare rapporti affettivi profondi, diversi da quelli che si stringono via chat fugaci e superficiali. I ragazzi non sanno più come corteggiare ed entrare in relazione reale con l’altro, diventando aggressivi; le ragazze non riescono più a legarsi sentimentalmente ad un ragazzo senza distorsioni della realtà ciò provoca spesso cortocircuiti affettivi. Ecco perché al Calabretta gli alunni hanno affrontato, attraverso una educazione sentimentale, il problema cercando di conoscere quali strumenti servono per vivere in un ambiente affettivo sano. E’ stato spiegato dalle socie dell’associazionei cambiamenti che possono avvenire nelle relazioni tra i sessi, come superare culturalmente ogni tipo di violenza di genere, come sfatare i pregiudizi sull’inferiorità della donna educando al rispetto reciproco. «La violenza di genere è una realtà sommersa che viene spesso alla luce solo quando accade una disgrazia clamorosa”. Il problema non si risolve in un attimo ma bisogna conoscere le cause all’origine per fare una prevenzione tra i giovani e creare quei valori e affetti che determinano il reciproco rispetto. Gli alunni sono stati stimolati dalle insegnanti di classe coordinati dalla prof.ssa Larosa Rosa che alla fine dell’intervento nel ringraziare la Biblioteca delle donne si è complimentata con i ragazzi per le riflessioni profonde e opportune fatte durante l’incontro. Educare contro la violenza di genere è la missione della nostra scuola, oltre che delle famiglie stesse ha ricordato, invece, la prof.ssa Perri Susanna durante l’incontro con esponenti della questura di Catanzaro avvenuto il 23 novembre scorso nella sala conferenze della sede del Calabretta, la stessa, ha aggiunto inoltre, che parlare di violenza non è solo una questione di emergenza, che pure purtroppo esiste, quanto di un cammino educativo di un cambiamento culturale che porti alla non violenza. La dott.ssa Psicologa Pingitore Veruska e il sovrintendente Francesco Gallè della questura hanno intrattenuto i ragazzi di tutte le quarte con riflessioni sulla violenza psicologica, fisica, economica, assistita e nello specifico dei reati connessi come lo stalking, gli stessi hanno ribadito agli alunni che Scardinare stereotipi di genere alla base del fenomeno della violenza significa far prevalere la cultura del rispetto e del reciproco riconoscimento tra uomini e donne. “E’ la scuola che stimola gli alunni al rispetto, discutendo con sguardo critico quello che viene appreso sul web che per loro è la principale fonte di informazione. Gli alunni coordinati dalla prof.ssa Carmela Viscomi hanno iniziato un dibattito sulla efficacia della denuncia, sugli stati d’animo delle vittime e soprattutto si sono soffermati sugli strumenti che lo Stato mette a disposizione delle vittime per essere tutelate insieme ai loro familiari dagli autori della violenza. La prof.ssa Perri Susanna, a cui sono state affidate le conclusioni, ha ribadito che i ragazzi hanno bisogno di incontri per una corretta informazione e una buona educazione sentimentale affinché si arrivi alla cultura del rispetto contro ogni violenza di genere.

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