E’ stato un parto lungo e doloroso, ed alla fine…la montagna ha partorito il topolino, almeno per quanto riguarda la Calabria. E’ forse questa la perfetta sintesi dell’ormai prossimo orario invernale di Trenitalia, che ci accompagnerà da domenica 9 dicembre 2018 a sabato 8 giugno 2018. Delle tantissime richieste portate avanti dall’Associazione Ferrovie in Calabria relativamente alle relazioni ferroviarie a lunga percorrenza tra Sicilia/Calabria e Nord Italia, oltre che sulla fascia jonica calabrese, praticamente nulla (nonostante le rassicurazioni degli scorsi mesi) è stato fatto. Nulla o quasi: un “quasi” che, come vedremo tra qualche rigo, ha comunque una sua notevole utilità.
L’unica modifica sostanziale, infatti, come da noi richiesto dallo scorso anno, riguarda la seconda coppia di treni Frecciargento Reggio Calabria Centrale – Roma Termini e viceversa, istituita il 10 dicembre di un anno fa. Nello specifico, questo nuovo importante collegamento che prevede la partenza al mattino presto da Roma Termini in direzione Reggio Calabria Centrale, ed il rientro dallo Stretto verso la Capitale nel pomeriggio, ha oggi un’unica pecca, ovvero che per una manciata di minuti non prevede, a Roma Termini, una coincidenza con il primo Frecciarossa proveniente da Milano Centrale, ed in senso opposto con analogo collegamento Alta Velocità diretto a Milano Centrale.
Per risolvere questo problema, avevamo proposto una partenza leggermente ritardata da Roma Termini, al mattino, per attendere l’arrivo del primo Frecciarossa da Milano, ed anticipata da Reggio Calabria Centrale al pomeriggio, per arrivare nella Capitale in tempo per poter proseguire con l’ultimo Frecciarossa diretto a Milano Centrale. Così è stato: dal 9 dicembre, la coppia di Frecciargento 8351/8358 Roma Termini – Reggio Calabria Centrale rispetterà i seguenti orari:
Frecciargento 8358 Reggio Calabria Centrale – Roma Termini:
Reggio Calabria Centrale: 15.20
Villa San Giovanni: 15.34 – 15.37
Rosarno: 16.06 – 16.09
Lamezia Terme Centrale: 16.35 – 16.38
Paola: 17.05 – 17.08
Salerno: 18.45 – 18.48
Napoli Afragola: 19.17 – 19.19
Roma Termini: 20.23 (coincidenza per Milano Centrale con Frecciarossa 9664 alle 21.00, con arrivo alle 23.59. Fermata intermedia a Bologna Centrale)
Frecciargento 8351 Roma Termini – Reggio Calabria Centrale:
Roma Termini: 08.53 (arrivo da Milano C.le con Frecciarossa 9601 alle 08.29, con fermate intermedie a Milano Rogoredo, Reggio Emilia AV, Bologna C.le)
Napoli Afragola: 09.54 – 09.56
Salerno: 10.23 – 10.26
Paola: 12.04 – 12.07
Lamezia Terme Centrale: 12.32 – 12.25
Rosarno: 12.57 – 13.00
Villa San Giovanni: 13.31 – 13.34
Reggio Calabria Centrale: 13.49.
Chiaramente, la stessa combinazione da/per Milano Centrale, esiste già da anni con la coppia di Frecciargento 8352/8353: circa 8 ore per arrivare da Reggio Calabria Centrale al centro della Capitale economica d’Italia, sono tempi assolutamente da record, peraltro ulteriormente abbattibili con un auspicato collegamento diretto Frecciarossa Milano C.le – Reggio Calabria C.le e viceversa, per il quale continueremo a batterci strenuamente affinchè possa diventare realtà come già avvenuto, per esempio, nel caso del collegamento diretto Frecciarossa Milano Centrale – Taranto e viceversa via Potenza. Relativamente alle Frecce Argento calabresi, una buona notizia c’è anche per i messinesi, poichè è stata finalmente aggiunta una coppia di corse veloci con aliscafo di Bluferries tra Messina e Villa San Giovanni, in coincidenza con il Frecciargento 8353 in arrivo a Villa S.G. da Roma Termini alle 22.00. Nello specifico, la nuova corsa partirà da Villa San Giovanni in direzione Messina alle ore 22.20. Modifica sostanziale anche per il Frecciabianca 8878 come da nostra richiesta, che dal 9 dicembre partirà da Reggio Calabria Centrale alle 12.50 con arrivo a Roma Termini alle 19.30, e non più alle 14.50, in palese sovrapposizione con il Frecciargento 8358 e ben due coppie di InterCity per Roma Termini, di cui una originaria da Reggio Calabria Centrale e l’altra da Palermo/Siracusa. In tal modo, la partenza alle 12.50 va a colmare l’attuale buco di collegamenti RC – Roma Termini presente dalle 10.10 (IC 556) del mattino fino alle 15.10 (IC 560). Rimanendo in tema di lunga percorrenza, l’ultima altra modifica, in questo caso a dir poco incomprensibile, riguarda il collegamento autobus LP 794/795 Lamezia Terme Centrale – Reggio Calabria Centrale via Catanzaro Lido/Roccella Jonica, in coincidenza con l’InterCity Notte 794/795 da/per Torino Porta Nuova. Nonostante l’ICN da Torino arrivi a Lamezia Terme Centrale alle 5.16, il bus è stato posto in partenza alle 7.50 (più di due ore dopo!), e stessa cosa accade in senso opposto: bus in arrivo a Lamezia Terme Centrale alle 21.40 e InterCity Notte 794 in partenza per Torino Porta Nuova alle 00.12. Quale sia il motivo di tale improbabile scelta, non è dato a sapersi. Non solo quindi è un bus, con tutte le limitazioni e la scomodità del caso (ricordiamo che fino al dicembre 2010 esistevano le carrozze dirette verso Catanzaro/Roccella Jonica), ma addirittura lo si rende inutilizzabile. Quel che è certo, è che ci batteremo per ripristinare la normalità. Dà molto fastidio doverlo fare, in verità, quando si cerca di risolvere problemi esistenti da anni, ed improvvisamente ci si ritrova anche a lavorare per nuovi, assurdi, che si nascono senza alcuna spiegazione. Ed ora, rincariamo la dose delle note dolenti. Dell’auspicata rimodulazione dei treni InterCity Notte Sicilia/Calabria – Nord e della prosecuzione verso nord degli InterCity Reggio Calabria Centrale – Taranto via Jonica, di fatto possibile anche domani vista la lateralizzazione dei locomotori diesel, neanche a parlarne. Nel primo caso, pare che il problema nasca da RFI, che ha dato parere negativo alla rimodulazione per “mancanza di binari nelle stazioni di destinazione”. Peccato che tale teoria, decisamente, non stia in piedi, visto che il nostro studio prevedeva il mantenimento dello stesso numero di treni per ogni attuale capolinea. Tutto ciò ricorda molto la mancata fermata a Bologna Centrale per l’ICN 795, per il quale RFI sosteneva “mancassero i binari per farlo fermare”, quando in realtà, quasi tutti i giorni, tale treno si fermava a Bologna Centrale anche per vari minuti, senza effettuare servizio viaggiatori! Ci sono voluti due anni per raggiungere questo “ambizioso” obiettivo… Ma polemiche a parte, brevemente riassumiamo la nostra proposta, paragonata all’offerta attuale:
OFFERTA ATTUALE:
1 coppia ICN RC – Torino Porta Nuova via Roma/Firenze/Bologna/Milano e vv
1 coppia ICN PA/SR – Milano Centrale via Genova e vv
2 coppie ICN PA/SR – Roma Termini e vv
PROPOSTA ASSOCIAZIONE FERROVIE IN CALABRIA:
1 coppia ICN PA/SR/RC – Torino Porta Nuova via Genova e vv
1 coppia ICN PA/SR/RC – Milano Centrale via Bologna e vv
1 coppia ICN PA/SR – Roma Termini e vv
1 coppia ICN RC – Roma Termini e vv
Praticamente, cambiamento nullo: un treno attestato a Milano, uno a Torino e due a Roma, come nel caso dell’attuale offerta. Semplicemente, con la nostra proposta si tornerebbe alla normalità storica dei treni notte Sicilia/Calabria – Roma / Nord, distrutta negli infausti anni 2010/2011. Evidentemente, per qualcuno ha più senso far sopravvivere un InterCity Notte di 19 ore tra Reggio Calabria Centrale e Torino passante per Roma, Firenze, Bologna e Milano, in un improbabile tour d’Italia (forse avrebbe più senso in chiave di treno storico, con vetture cuccette e letto anni ’60!), senza considerare l’ICN Sicilia – Milano passante per Genova, e due ICN Sicilia – Roma che di fatto si inseguono in piena notte. Caso Ferrovia Jonica: il collegamento più urgente e di rapida realizzazione, sarebbe sicuramente quello tra Reggio Calabria Centrale e Milano Centrale via Jonica/Adriatica, realizzabile attraverso l’unificazione della coppia di InterCity 562/559 Reggio Calabria Centrale – Taranto e vv, e la coincidente coppia di InterCity Notte 765/758 Lecce – Taranto – Milano Centrale. Anche dal 9 dicembre, infatti, seppur con materiale rotabile finalmente degno della categoria InterCity da ormai qualche mese, si continuerà ad arrivare a Taranto, scendere e risalire sull’InterCity Notte, quando le vetture dell’InterCity da/per Reggio Calabria via Jonica, potrebbero essere tranquillamente agganciate/sganciate al treno notte da/per Milano Centrale. C’è carenza di vetture letto/cuccette? Difficile crederlo, visto che in via temporanea potrebbero essere utilizzate le vetture cuccette totalmente ristrutturate, da 6 posti, utilizzate saltuariamente solo per i treni straordinari da/per Lourdes. Una composizione anche di cinque carrozze, per iniziare, ovvero due con posti a sedere, una letto e due cuccette diretta a Milano Centrale, sarebbe una grandissima boccata d’aria per un versante jonico calabrese, costretto a servirsi solo di autobus per raggiungere il resto d’Italia. Per quanto riguarda invece il collegamento da/per Roma Termini, in teoria allo studio ci sarebbe l’unificazione della seconda coppia di IC Reggio C. Centrale – Taranto (564/567) con la coppia di IC 700/701 Taranto – Roma Termini via Potenza. Anche in questo caso non si è fatto praticamente nulla, anche se a nostro parere si tratterebbe di un collegamento molto instabile, oltre che estremamente tortuoso e poco competitivo per raggiungere la Capitale, già a sud di Rossano/Corigliano. A nostro parere, infatti, l’IC 564/567 andrebbe attestato a Bari Centrale, retrocesso a Villa San Giovanni e fortemente velocizzato (è possibile tagliare anche più di un’ora di percorrenza!), ripristinando così il famoso InterCity “Pitagora”. Per il collegamento su Roma Termini, considerando che ad oggi risulta praticamente impossibile effettuare manovre a Catanzaro Lido e Lamezia Terme Centrale, probabilmente sarebbe già molto competitivo istituire un collegamento InterCity Notte Reggio Calabria Centrale – Roma Termini via Roccella/Catanzaro Lido/Crotone/Sibari. Proprio a Sibari, grazie alla quasi certa istituzione di un collegamento Frecciargento da/per Roma Termini, potrebbe tornare possibile l’effettuazione di manovre, consentendo così il cambio del locomotore, da diesel ad elettrico, al proposto treno ICN jonico da/per la Capitale. Per completezza di informazione, comunichiamo che è allo studio da parte della Regione Calabria e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, facendo seguito al nostro grido di allarme relativo alla mancanza di collegamenti “decenti” tra la Sicilia e la Puglia, un collegamento InterCity Paola – Cosenza – Bari Centrale, che in questa stazione potenzialmente verrebbe posto in coincidenza con l’IC 728 Palermo/Siracusa – Roma Termini, ed in senso opposto con l’IC 725 Roma Termini – Palermo/Siracusa. A grandi linee, questi gli orari dell’ipotetico IC Paola – Bari Centrale e vv, posto in coincidenza con IC 728/725 da/per Palermo/Siracusa: andata: Paola 14.00 – Bari Centrale 18.00. Ritorno: Bari Centrale 12.02 – Paola 16.00. Molto bolle ancora in pentola, ma molte sono anche le delusioni, da come si evince. In ogni caso, non ci arrendiamo: continueremo ad insistere con le nostre proposte di riorganizzazione e potenziamento dei servizi ferroviari a lunga percorrenza calabresi (compresa l’istituzione di un Frecciarossa diretto RC – MI/TO). Un accenno al trasporto regionale, la cui situazione calabrese, se vogliamo, appare molto più inquietante della questione lunga percorrenza. A tal proposito dedicheremo un articolo apposito non appena avremo un quadro abbastanza chiaro della situazione, che in sostanza consiste nell’ascoltare le due “campane”, ovvero Regione Calabria e Trenitalia. Molto brevemente, la situazione relativa alla ormai non più rimandabile firma del Contratto di Servizio a 15 anni tra Regione Calabria e Trenitalia, è in stallo. Dal 9 dicembre l’attuale offerta ferroviaria è comunque confermata senza alcuna modifica (nonostante i tanti buoni propositi e le nostre numerose proposte), ma in una sorta di pericoloso limbo: è scaduta la proroga al precedente Contratto di Servizio “ponte”, che doveva traghettare le parti verso il nuovo contratto a 15 anni, che però non è ancora stato firmato. Il servizio prosegue, senza una vera e propria regolamentazione, continuando ad essere finanziato dalla Regione Calabria secondo i parametri del precedente contratto scaduto. Assurdo, ma purtroppo vero: forse l’unica regione d’Italia in questa situazione. La motivazione di tutto ciò, sembra essere legata ad un forte disaccordo tra le parti, relativamente agli accordi finanziari di un contratto che, comunque sia, andrebbe ad impegnare la Regione (e quindi tutti i cittadini contribuenti) per ben 15 anni, e che chiaramente necessita di un accurato studio sulla sostenibilità economica dello stesso. Nessuna delle due parti, ad oggi, sembra voler fare un passo indietro: a farne le spese, purtroppo, ancora una volta i pendolari ed i calabresi, che vedranno allontanarsi, speriamo non di anni, l’acquisto di nuovo materiale rotabile e l’incremento dell’offerta ferroviaria regionale.
Roberto Galati