“Sconfiggere la violenza sulle donne con la cultura della parità e del rispetto, fin dalle scuole passando per tutti i settori coinvolti, dalle professioni legali alle forze dell’ordine agli stessi docenti. Più che inasprire le pene per gli uomini violenti, va cambiata nel profondo la cultura di un Paese in cui ancora troppe donne faticano a ottenerne pari riconoscimento rispetto agli uomini, o a conciliare famiglia e lavoro. Impegnata da sempre su questo tema e ancor più oggi da componente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere del Senato, mi batterò su tre fronti: un rinnovamento capace di colmare le lacune del sistema, a partire dalla corretta applicazione delle leggi già esistenti e dalla dotazione di risorse per i Centri antiviolenza e le Case rifugio, per i quali sono intanto pronti – come appena annunciato dal ministro per i rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro, 20 milioni di euro; una tutela reale e un attento percorso di accompagnamento della donna, sia prima che dopo una denuncia, così come dei minori vittime di “violenza assistita” e dello stesso uomo violento, bisognoso di percorsi psicoterapeutici ed educativi che ne aumentino la consapevolezza e permettano di uscire dal clichè della dicotomia mostro/vittima; infine l’educazione e la prevenzione con seri progetti scolastici e socio-culturali, progetti che tra l’altro le scuole, i centri educativi e tutti i livelli amministrativi possono e devono considerare sempre più una priorità”.
E’ l’annuncio della senatrice Gelsomina Silvia Vono, componente della commissione d’inchiesta sul femminicidio e membro della I° commissione permanente affari costituzionali, intervenuta stamattina a Soverato (Cz) all’incontro “Violenza sulle donne, uniti per affrontarla”, organizzato dalle associazioni e i club Rotary, Fidapa, Soroptimist, Ammi e Fondazione Scopelliti in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. “Ringrazio gli organizzatori per avermi offerto l’occasione di ribadire il mio impegno e quello della maggioranza parlamentare su un fenomeno finora combattuto soprattutto con le armi del diritto penale, ma che rappresenta una grande questione culturale e sociale da affrontare con strumenti più adeguati ed efficaci. In questa nuova ottica mi auguro che questo impegno personale e politico – ha concluso la senatrice Vono – si trasformi in collaborazione attiva tra istituzioni e società civile”.

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