
La bellezza del percorso “Il sentiero delle orchidee e dei peri monumentali” tra Palermiti e Gasperina è indiscutibile. Domenica scorsa, lungo il sentiero per il colle Paladino-Umbro si è svolta l’iniziativa organizzata da una rete di associazioni (Italia Nostra, “PietraElisa” di Palermiti e “Il Sotterraneo” di Gasperina) nel corso della quale si sono potuti ammirare gli esemplari di quattro incantevoli specie di orchidee spontanee (Orchis provincialis, Orchis italica, Himantoglossum robertianum) e alcune varianti di Anacamptis papilionacea, quest’ultima così abbondante da formare veri e propri prati verdi punteggiati di rosso porpora); e poi maestosi peri selvatici (i perastri) di cui ormai restano pochi esemplari; tante erbe selvatiche con innumerevoli usi da riscoprire, come l’erba da taglio usata per le ferite e l’Hypochaeris radicata commestibile; ed ancora, un segnacolo certosino ottimamente conservato che delimitava il confine dei terreni della Certosa di Serra san Bruno. I partecipanti hanno potuto osservare il suggestivo panorama che si allarga sul golfo di Squillace e l’istmo di Catanzaro, il tutto in neppure due chilometri di percorso; ed hanno potuto apprezzare i dettagli grazie alle spiegazioni di Pino Liberti, esperto di orchidee e coordinatore della sezione Calabria meridionale Giros, di Maria Rijllo, conoscitrice di erbe selvatiche, e dell’appassionato di storia locale Mario Voci che ha fatto la ricostruzione storico-geografica del colle Paladino. Nell’occasione i partecipanti, presente anche il sindaco di Gasperina Gregorio Gallello, hanno trascorso insieme una giornata immersi nella natura e nella storia, attirando l’attenzione su un luogo che, come è stato rilevato «rischia di essere deturpato definitivamente dal progetto di un nuovo parco eolico che interesserà Palermiti e Gasperina».
L’esperienza sarà ripetuta il 26 aprile per ammirare altre orchidee che non erano ancora fiorite, tra cui una specie che finora non è stata avvistata in Calabria.
Carmela Commodaro