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Ti amo … o qualcosa del genere” è stata la degna conclusione della stagione teatrale di Soverato. Una commedia spigliata, divertente ed accattivante scritta, diretta e interpretata da Diego Ruiz al cui fianco hanno recitato Tiziana Foschi, Samuel Peron e la “soveratese d’adozione” Milena Miconi. I complessi rapporti tra esseri umani e, in particolare, tra uomini e donne, l’amore, l’amicizia, gli equivoci, insieme a tantissime risate sono stati gli ingredienti di una piece davvero bella ed intrigante. Del resto il successo riscosso sin dai primi anni duemila dal testo e dell’interpretazione di “Ti amo … o qualcosa del genere”, è sicuramente meritato e legittimo.
Si è chiusa, con l’ennesima travolgente cavalcata sulle tavole del palcoscenico, una stagione invernale organizzata con rara maestria dall’Amministrazione Comunale di Soverato, rappresentata dal pirotecnico Vice Sindaco Emanuele Amoruso, e dall’instancabile Ufficio Cultura, guidato da Paola Grande. Nove serate, una più bella dell’altra, oltre 30 artisti appartenenti al gotha del Teatro italiano, quasi 3000 spettatori tra abbonati e paganti. La cultura ed il divertimento hanno messo casa a Soverato, creando un circolo virtuoso tra pubblico, organizzatori e attori, tutti entusiasti nel recitare la propria parte.
Non si poteva terminare se non con uno spettacolo targato Diego Ruiz, già regista dell’apprezzatissima “La ciliegina sulla torta” che aveva aperto la stagione, e con la partecipazione della splendida madrina della Notte Bianca di Soverato dello scorso settembre, Milena Miconi.
Consueto il plauso dedicato a Lino Gerace, anfitrione professionale e di qualità, punto di riferimento dell’attento pubblico che ha sempre garantito il sold-out della splendida bomboniera della Perla dello Ionio. I finali sono quei momenti in cui gli applausi ed i sorrisi si incrociano con qualche lacrima ed un velo di tristezza : i saluti dal palco sono stato fatti dal Sindaco, Daniele Vacca, da Lele Amoruso, in collegamento telefonico, e da tutti coloro che, con grande impegno, hanno consentito la realizzazione di ogni singolo spettacolo. Lino Gerace li ha chiamati per nome, come si è soliti fare in tutte le grandi e belle Famiglie.
Quando si inizia a correre su di un arcobaleno, non è prevista alcuna possibilità di fermarsi o di cambiare direzione.

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