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Mattarella “Mai più Auschwitz, regime fascista fu complice”

ROMA (ITALPRESS) – “Auschwitz è il non luogo per eccellenza, una nebulosa dove le coordinate spaziali si smarriscono e il tempo si ferma. E’ un monito insuperabile e, insieme, una tentazione che sovente affiora”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la celebrazione per il Giorno della Memoria al Quirinale. “Lo sterminio nazista non nacque per un caso. Fu una macchina di morte lucidamente progettata da uomini per sopprimere uomini e donne innocenti, intere comunità, culture, popoli, considerati inferiori. Persone che, secondo quella follia sanguinaria, non erano tali, non avevano diritto di esistere. Un pensiero letale e mefitico prese forma di partito e, con il terrore e la propaganda, divenne regime. Arrivando a convincere milioni di cittadini, che la loro felicità, il benessere loro e della Nazione, fossero ostacolati dalla sparuta presenza degli ebrei e di altre piccole minoranze. Auschwitz – ha sottolineato – è il culmine di un sistema, punto d’approdo di un’ideologia barbara e disumana. E’ la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla ‘soluzione finalè. Auschwitz rappresenta l’abisso più profondo e oscuro mai toccato nella storia dell’umanità”.
Quindi “non cediamo allo sconforto. Abbiamo fiducia nel futuro dell’umanità, nella saggezza dei popoli, nella determinazione di tante donne e tanti uomini in grado di impedire con onestà e coraggio, che forze oscure possano prevalere sull’aspirazione naturale dell’umanità alla pace, alla giustizia, alla fratellanza. Ripetiamo allora anche noi, con particolare determinazione in questi nostri giorni, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle case e nelle piazze, quel grido forte e alto, che proviene, ogni giorno e per sempre, dal recinto di Auschwitz: ‘Mai più!’”. Il capo dello Stato ha messo in guardia dal “risorgente antisemitismo, una piaga in crescita, che respingiamo con forza. E’ doloroso e inaccettabile che vi siano ignobili insulti razzisti alla senatrice Segre, su quei social media che sono nati come espressione di libertà e che rischiano invece, sovente, di diventare strumento di violenza e di negazione di diritti. Occorre mettervi un argine. Sono reati gravi, che vanno perseguiti a tutela della libertà e della giustizia”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-

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