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Ad ottanta anni dalla liberazione di Auschwitz, la sala consiliare del municipio di Amaroni diventa luogo di memoria. “La memoria per la pace” è l’evento organizzato dall’amministrazione comunale concretizzatosi con un reading di teatro e musica nella ricorrenza del 27 gennaio. L’ impegno contro l’oblio e l’indifferenza ha accomunato l’intera comunità amaronese, che in rispettoso silenzio ha intrapreso il cammino del ricordo, sollecitata dalla toccante narrazione di Claudia Olivadese e Vincenzo Lazzaro, giovani attori di teatro, e dal timbro dolce e scuro della viola del duo cameristico Purpura Vox, Carolina Defilippo e Francesco Sbarra. L’impatto emotivo è stato forte con le “Lettere dalla Shoah”, nel sottofondo commovente e drammatico di Shindler’s List. Un crescendo di emozioni con l’esecuzione di Canone Inverso, la preghiera di Avinu Malkeinu, Experience. “L’uomo senza volto” di Erri De Luca, la “Notte”, romanzo autobiografico di Elie Wiesel, giovane ebreo ortodosso deportato, sono risuonati attraverso la bravura di Claudia e Vincenzo come monito nel percorso buio e drammatico del ricordo. Pian pian le tenebre hanno lasciato il passo alla luce, che è diventata sempre più intensa nel suo messaggio di speranza, libertà, pace. La melodia di Avenue Shalom di Kiko Arguello, nell’autentica esecuzione del duo violista, è stato un inno alla pace e la poetica de “La Farfalla” di Pavel Friedman, metafora della libertà, si è librata leggera nell’aria del palazzo comunale. Il finale di questo intenso progetto culturale ha consegnato ai numerosissimi partecipanti il testimone della felicità e della speranza per un futuro senza più guerre, persecuzioni, odio, discriminazione, sulle note de “La vita è bella”.
Carmela Commodaro