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Confermato il trasferimento dei servizi a San Vito sullo Ionio durante i lavori di ammodernamento: critiche al sindaco Donato per la mancanza di soluzioni alternative e alle ripercussioni per gli utenti fragili

I consiglieri comunali di opposizione di Chiaravalle Centrale – Emanuela Neri, Claudio Foti, Giuseppe Antonio Rauti e Vito Maida – tornano a contestare la gestione della temporanea chiusura dell’ufficio postale cittadino, confermata da una nota ufficiale di Poste Italiane. L’azienda ha confermato, in una nota, lo spostamento dei servizi a San Vito sullo Ionio «per tutta la durata dei lavori di ammodernamento» legati al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, iniziativa nazionale per migliorare l’accesso ai servizi pubblici nei comuni sotto i 15mila abitanti.
Secondo l’opposizione, però, la comunicazione di Poste Italiane conferma esattamente le critiche già sollevate nei confronti del sindaco: «Nulla è stato fatto per tutelare i cittadini durante i lavori», sottolineano i consiglieri. «Se, come dice Poste Italiane, il dialogo con l’amministrazione comunale è stato costante – aggiungono – è evidente che nessuno, a partire dal sindaco Donato, ha chiesto di garantire servizi sostitutivi a Chiaravalle. Si è solo subìta la decisione, senza negoziare soluzioni».
Le polemiche si concentrano su due fronti. Il primo riguarda le persone con mobilità ridotta: non è chiaro come possano raggiungere San Vito, distante circa 6 chilometri, in assenza di trasporti dedicati. Il secondo interroga la capacità operativa del piccolo ufficio di San Vito, che dovrà assorbire l’utenza di un altro comune di oltre 5mila abitanti: «Siamo sicuri che gli sportelli reggeranno il flusso aggiuntivo? E i parcheggi dove sono previsti?», chiedono i consiglieri.
A complicare la situazione, il ricordo della recente chiusura della filiale bancaria locale, che aveva spinto molti correntisti a trasferire i risparmi proprio alle Poste. «Dopo il danno, la beffa: prima la banca, ora i servizi postali», commenta l’opposizione.
Poste Italiane, dal canto suo, ribadisce che la continuità sarà garantita nell’ufficio di San Vito (aperto dal lunedì al sabato, con ATM attivo 24 ore) e che i lavori mirano a migliorare comfort e accessibilità. Ma per l’opposizione, queste rassicurazioni di oggi non bastano: «Il sindaco la smetta di nascondersi e venga in Consiglio comunale a chiarire subito le criticità – concludono i consiglieri – e spieghi perché non ha difeso gli interessi dei cittadini».

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