L’Università degli Studi “Magna Græcia” di Catanzaro, in collaborazione con l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, ha organizzato un evento di grande rilevanza per la comunità ecclesiale e culturale.
Presso la Sala “Sancti Petri” dell’Episcopio di Catanzaro è stata presentata l’opera “La Parola non si ferma mai. Studi per Mons. Antonio Cantisani”, un tributo al lungo e significativo magistero di una figura centrale per la Chiesa locale e la società civile. Il volume, nato dalla collaborazione di studiosi e collaboratori che hanno affiancato Mons. Cantisani, raccoglie interventi e testimonianze che ne delineano il profilo umano e pastorale. Un’opera che restituisce il valore della sua azione spirituale e sociale, dimostrando quanto il suo insegnamento resti attuale. L’incontro, moderato dal diacono Mario Arcuri, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, accademici e collaboratori. Tra i relatori, il prof. Alberto Scerbo dell’Università Magna Græcia, ha ricordato il legame speciale del prelato con la Città, mentre Mons. Fortunato Morrone, Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, ha offerto una riflessione teologica sul suo impegno a favore degli ultimi, riconoscendo nella sua passione per il Vangelo il centro del suo ministero. Luigi Mariano Guzzo, ideatore della trilogia dedicata a Mons. Cantisani e docente all’Università di Pisa, ha sottolineato l’attenzione del prelato ai temi sociali e la sua capacità di anticipare intuizioni chiave del pontificato di Papa Francesco, come l’idea di una Chiesa povera e gioiosa. Mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace ha espresso gratitudine per l’opera e il ricordo di Mons. Cantisani, invitando tutti a proseguire nel solco del suo esempio pastorale. Tra gli interventi, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha ricordato il profondo impatto di Mons. Cantisani sulla città, citando il suo impegno a favore dei migranti e sottolineando la sua capacità di affrontare con mitezza e fermezza le sfide più complesse. L’assessore alla cultura Donatella Monteverdi ha tracciato un ritratto del prelato come uomo capace di analisi lucide e messaggi coraggiosi, evidenziando il contributo della sua azione pastorale nel trasformare il volto della comunità. Ha sottolineato come il coraggio e la consapevolezza che oggi caratterizzano Catanzaro trovino le loro radici proprio nell’insegnamento di Mons. Cantisani. L’evento ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche uno stimolo a continuare a riflettere e a trarre ispirazione dall’opera di un uomo che ha lasciato un segno profondo nella storia della diocesi e della città.