Il celebre ingegnere racconta a Francesco Pungitore l’importanza simbolica e pratica dei ponti, tra tradizione, innovazione e intelligenza artificiale. Una intervista a 360 gradi quella condotta dal giornalista Francesco Pungitore, nella sua rubrica “Talk – Positive mind in Digital Era” su YouTube, con il professor Enzo Siviero, Rettore dell’università eCampus e presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale, che ha sede in Calabria. Siviero ha condiviso la sua visione profonda sui ponti, intesi non solo come opere ingegneristiche ma anche come simboli di connessione e umanità. “Costruire ponti significa creare legami, superare barriere e promuovere la pace”, ha dichiarato Siviero, noto nel panorama accademico e professionale come il “Bridge Man” per la sua carriera dedicata alla progettazione di ponti. Con oltre 50 anni di esperienza, Siviero ha unito ingegneria e architettura in opere che valorizzano sia l’aspetto tecnico sia quello estetico, con un’attenzione particolare al rispetto del paesaggio. Chi è Enzo Siviero? Figura di spicco nel mondo accademico e professionale, Siviero ha dedicato la sua carriera a trasformare i ponti in simboli di integrazione. Rettore dell’università eCampus, è anche un autore prolifico e un promotore di innovazioni che coniugano tradizione e modernità. Il suo lavoro ha influenzato il dibattito internazionale sull’ingegneria civile, oltre a lasciare un’impronta indelebile nelle infrastrutture italiane. I temi dell’intervista Durante il dialogo, Siviero ha esplorato diversi aspetti legati alla progettazione e al significato simbolico dei ponti. “Un ponte è molto più di una struttura fisica: è una metafora assoluta di connessione, amicizia e fratellanza”, ha sottolineato, aggiungendo che “in tempo di guerra, tagliare i ponti significa interrompere il dialogo, mentre costruirli rappresenta una dichiarazione di pace”. Tra i progetti discussi, il ponte sullo Stretto di Messina ha occupato un ruolo centrale. Siviero ne ha evidenziato le sfide tecniche e i benefici per il territorio, affermando che “il ponte non è solo fattibile, ma rappresenta un’opportunità unica per il Sud Italia di diventare un hub culturale e logistico”. Ha poi criticato le lungaggini burocratiche che spesso frenano la realizzazione di grandi opere pubbliche in Italia. Un altro tema affrontato è stato l’uso dell’intelligenza artificiale nell’ingegneria. “L’IA è uno strumento straordinario, ma dobbiamo guidarla con la nostra intelligenza umana”, ha detto, sottolineando l’importanza di mantenere una prospettiva culturale e storica nella progettazione. Siviero ha anche ribadito il valore del patrimonio architettonico italiano. “Prima di demolire un ponte storico, bisognerebbe considerare soluzioni alternative per preservare il nostro passato”, ha affermato, citando come esempio il suo intervento sul ponte di Gimigliano, che ha salvato un’opera storica trasformandola in un simbolo per la comunità locale. Una riflessione per il futuro L’intervista si è conclusa con una riflessione sull’importanza di coniugare innovazione e tradizione. “Dobbiamo trasmettere alle future generazioni un mondo migliore, sfruttando le tecnologie moderne ma senza perdere di vista la nostra storia”, ha concluso Siviero. Per chi desidera approfondire questi temi, l’intera intervista è disponibile su YouTube, offrendo spunti preziosi per riflettere sul ruolo dell’ingegneria e dell’architettura nel costruire un futuro più connesso e sostenibile.