Paolo VI, Watergate, Yasser Arafat, Golda Meir, Muhammad Ali’, referendum sul divorzio, Piazza della Loggia… il 1974 è stato un anno ricco di eventi, emozioni ed atti che hanno inciso notevolmente sui tempi successivi. Tra questi anche il decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Leone, che ha attribuito il titolo di Città a Soverato, laggiù nella Calabria ionica.
E a cinquant’anni di distanza l’orgoglio soveratese, espresso dalla partecipazione di un folto pubblico, ha riempito lo splendido teatro comunale per una festa giovane, gioiosa e popolare. Una cerimonia semplice e completa, toccante e particolare, fortemente voluta dall’amministrazione comunale per festeggiare, in maniera degna, un compleanno importante.
Alla presenza dell’attuale Sindaco, Daniele Vacca, del Sottosegretario di Stato agli Interni Wanda Ferro, dell’ambasciatore dell’Azerbaigian, Rashad Aslanov, del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, di numerosissime autorità civili, religiose e militari e dei sindaci del comprensorio, sono stati ricordati tutti coloro che, nell’arco di dieci lustri, hanno contribuito a far crescere la Città di Soverato.
Un evento importante dedicato a tutti i cittadini ed agli abitanti del comprensorio che hanno come punto di riferimento la “Perla dello Ionio”.
Cerimonia impreziosita da momenti di autentica commozione uniti alla ferma convinzione che , per una Città, cinquanta anni di storia rappresentano il pieno della propria giovinezza.
La Soverato che è stata, insieme a quella attuale ed a quella che sarà : un progetto di sviluppo che, senza soluzione di continuità, è stato perseguito da tutti coloro che hanno amato e continuano ad amare follemente la Città.
Una giornata intensa , ricca di significati, un ennesimo passo verso il futuro rappresentato dal cielo terso e dal mare azzurro che caratterizzano, in estate ed in inverno, un luogo magico ed accattivante, apprezzato e conosciuto da tutti.
Auguri Soverato, eccellenza calabrese, italiana ed europea : che la Città possa continuare il suo cammino almeno per altre settanta volte cinquant’anni!

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