«Premiata per la sua straordinaria tenacia e talento per cui ha introdotto un nuovo metodo di insegnamento e di apprendimento per avvicinare le persone ed i suoi alunni alla cultura e alla conoscenza attraverso l’arte, il teatro, musica e danza nella scuola dove insegnava. Una eccelsa poetessa, coreografa e pittrice dotata anche di tanta spiritualità essendo una donna degli anni 30, un’epoca difficile per le donne nel distinguersi».
È questa la motivazione del premio alla memoria “Dea Cariatide” che la “Fondazione Area Cultura” di Roma, presieduta dalla dottoressa Angelica Loredana Anton, assegnerà alla lametina Maria Erminia Barbieri.
La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento che sarà ritirato dalla figlia Carmen Spartà, insegnante di lingue e letterature straniere che sarà accompagnata dal marito Alessandro Boldini, ufficiale dell’Areonatica militare, e dalla sorella maggiore Maria Antonia, Vice Questore della Polizia di Stato, si terrà questo pomeriggio, alle ore 16,00 nella storica cornice di Palazzo Valentini, sala David Sassuoli, unitamente ai premi “Athena d’Oro e “Apollo Area Cultura”.
“Questi premi – ha dichiarato la presidente di Area Cultura – rappresentano un riconoscimento alle opere librarie e ai protagonisti di numerosi campi culturali e professionali, da sempre sostenitori e promotori della crescita intellettuale e artistica italiana”.
Con Maria Erminia Barbieri saranno, tra gli altri premiati, Tony Esposito, musicista e cantautore, Daniele Rotondo, giornalista RAI, Pippo Franco, attore e cineasta, Paolo di Giannantonio, giornalista RAI, Simona Renata Baldassarre, medico e assessore alla Cultura della Regione Lazio.
Nata a Grotteria, un paesino in provincia di Reggio Calabria, il 4 luglio 1933, da padre commerciante (poeta in vernacolo) e madre casalinga, Carmela Ariosto, discendente dai principi Ruffo di Calabria, Maria Erminia Barbieri nel 1968 si trasferisce col marito Francesco Spartà, Ispettore della Polizia di Stato, a Lamezia Terme ove crescono i suoi quattro figli. A Lamezia svolge la sua professione di insegnante Elementare, distinguendosi per le sue capacità didattiche innovative. È ideatrice di progetti educativi e creatrice di sceneggiature e spettacoli didattici di apprendimento ispirati al metodo Montessori. Si dedica, altresì, con passione e amore alla pittura e alla realizzazione di abiti da scena per i suoi alunni. È venuta a mancare il 30 maggio 2014.
Tra i suoi volumi, alcuni dei quali pubblicati con l’editore Vincenzo Ursini, si ricordano le raccolte di poesia “Gocce d’anima”, “Richiamo di Dio”, “Emanuela”, “L’alunna che muore d’angoscia”, “Gli Ufo ammoniscono”, e “Nella Luce della Fede”, romanzo autobiografico, pubblicato postumo, con la casa editrice Reportage, dai figli, in cui con una narrazione semplice e scorrevole, la scrittrice riporta come un semplice diario, la gioia e il dolore del suo vivere quotidiano, che fusi nel suo Credo, diventano Lodi a Dio.
“Il Linguaggio di Maria Erminia – scrive la poetessa Francesca Misasi – sembra sfiorare, in alcuni passi, il pessimismo del Leopardi che però la Nostra supera col suo lirismo attinto nelle note spirituali della sua anima colma di fede e di speranza. Ciò che l’accomuna al Leopardi è, e resta, a mio parere, la consapevolezza che “La poesia malinconica e sentimentale è un respiro dell’anima (Leopardi – Lo Zibaldone, 136). E la Nostra eclettica, straordinaria poetessa, infatti, pur non avendo mai mancato di sottolineare nelle sue opere le ingiustizie, le discriminazioni, la fame, i conflitti e le discordanze tra idee, valori e comportamenti degli individui, resta fermamente convinta che la fede e l’innocenza dei giovani cambieranno in bene le cose e, la sua, non è una speranza ma una grande certezza”.
“Conferire il premio a Maria Erminia Barbieri Sparta’, – ha dichiarato l’editore Vincenzo Ursini – significa riconoscere il valore di chi ha operato, nella vita, con rettitudine, lealtà, correttezza e senso del dovere ponendo, in primo piano, i valori della Fede Cristiana ed il rispetto delle Leggi e delle regole del vivere civile. Riconoscere altresì alla stessa, di aver splendidamente onorato la sua professione nel promuovere e diffondere nei giovani, cultura, valori, gusto del sapere e dell’operare criticamente. E, non per ultimo, riconoscere che Maria Erminia Barbieri, ha dato alla poesia, quale straordinaria, raffinata e brillante poetessa, e tale resterà sempre nel cuore di tutti, il suo notevole, prestigioso ed immenso contributo nell’aver saputo tradurre, in pregnanti e suggestive liriche, il valore della Fede e della religiosità che oggi, come tanti altri valori, sembrano essersi smarriti nei meandri di una società alquanto disorientata”.