Cultura e tradizione nella “Notte di San Martino”, a Montauro. La dodicesima edizione della manifestazione è in preparazione nel centro storico. Organizzata dal Comune di Montauro e dalle associazioni presenti sul territorio, La Radice Sociale, Banda Cuccarini Montauro, Acs Femminile, Avis Montauro-Montepaone, comitato Arcangelo Pisani, si terrà il prossimo 8 novembre. Un evento attesissimo nel corso del quale il centro storico sarà interessato da un progetto di arte diffusa. Tutte le vie e le piazze saranno caratterizzate dalla presenza di mostre di pittura estemporanea d’arte notturna e diventeranno delle gallerie artistiche a cielo aperto. In particolare, l’alletismento riguarderà piazza San Pantaleone, piazza Giuseppe Zanardelli, piazza Rossi Milano, piazza Santa Caterina e corso Umberto I. Gli artisti coinvolti realizzeranno opere creative in tempo reale, ci sarà una mostra all’interno di un palazzo nobiliare, esposizioni di artigianato locale, stand gastronomici legati alla tradizione del territorio e diversi concerti per le vie del borgo montaurese. Saranno presenti artisti di strada, mentre il suono di strumenti della tradizione musicale calabrese riempiranno le vie e riporteranno ad atmosfere antiche. La giornata si concluderà con il concerto del noto artista calabrese Davis Muccari. Pantaleone Clericò, ideatore della prima edizione della manifestazione, sottolinea come l’evento sia stato ideato con lo scopo di promuovere il territorio e per esaltare le caratteristiche culturali musicali artistiche della tradizione. La cultura sarà l’asse portante di questa dodicesima edizione con un programma ricchissimo di eventi culturali. Gli organizzatori, in particolare, quest’anno puntano ad una Montauro che dovrà diventare il palcoscenico di un grande “slancio artistico e culturale”. Il cuore della manifestazione sarà, come detto, il centro storico, da dove sarà lanciato un messaggio di risveglio e arricchimento culturale, con eventi che di anno in anno si rinnoveranno e attraverso i quali gli organizzatori guardano al futuro di una comunità capace di crescere insieme accogliendo il cambiamento come opportunità.
Carmela Commodaro