Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip su richiesta della Procura, nei confronti di due soggetti, A.C. e L.C., rispettivamente padre e figlio, quest’ultimo di professione avvocato, accusati di tentata estorsione. Le complesse indagini condotte dai finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Catanzaro, che si sono articolate in acquisizione della denuncia e attività intercettiva, hanno consentito di delineare nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, la gravità indiziaria circa la sussistenza del delitto di estorsione tentata nei confronti di un uomo gravemente malato e di sua moglie. I due coniugi, infatti, per ottenere l’indennità di accompagnamento riconosciuta dall’Inps, si erano rivolti ad uno dei due indagati, A.C., che fino a qualche tempo prima lavorava presso un patronato di Catanzaro, per il disbrigo della pratica da inoltrare all’ente previdenziale ed erano stati costretti a promettergli, dietro la minaccia di revoca dell’indennità, la corresponsione di euro 11.700 in denaro in contante, pari alla quasi totalità della stessa.

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